La Windtek insiste per il parco eolico di Monte Cerchio

Parco Elico Monte Cerchio, la Windtek intende andare avanti. La società di Torino ha presentato controdeduzioni e integrazioni, chiedendo al Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica il riavvio del procedimento.
La società in un dossier ha replicato a Regione Liguria e Arpal. Si va dagli aspetti generali al consumo di suolo; dalla biodiversità; alle terre e rocce da scavo; acque; rumore; difesa suolo (ad esempio fornendo maggiori indicazioni circa la realizzazione del cavidotto di collegamento tra la cabina elettrica del parco eolico a progetto e la cabina primaria della nuova centrale Terna); sino al paesaggio. E in quest’ultimo caso da sottolineare che l’aspetto paesaggistico, la Regione non ha espresso specifiche richieste, ma ha solo rilevato alcune criticità «riportate a titolo collaborativo».
Per capire la consistenza del progetto, si sta parlando di 7 aerogeneratori sul territorio di Cairo (4 pale), Cengio (2) e Saliceto (1), con una potenza nominale di 6,20 MW, altezza al mozzo del rotore di 162 m, per una altezza complessiva di 206 metri. Le torri verranno fissate al terreno attraverso un sistema fondale costituito da un plinto di fondazione di 25 metri di diametro, al quale, se le condizioni dell’ammasso roccioso lo rendessero necessario, e sicuramene per gli aerogeneratori 1, 2, 3 e 5, saranno collegati con pali di fondazione con diametro 1,2 metri e lunghezza di almeno 20 metri.
Contro tale progetto si sono già espressi i rispettivi Consigli comunali e le rispettive Province; ed è nato anche il “Coordinamento Tutela Monte Cerchio” che raggruppa una trentina di associazioni liguri e piemontesi. M. CA. —
