Sale operatorie da riaprire oggi il sopralluogo della Asl

luisa barberis
cairo
Asl fa sul serio e ingrana la marcia per riaprire le sale operatorie dell’ospedale di Cairo. 
È programmato per oggi il sopralluogo tecnico al San Giuseppe, in modo da verificare che tutte le carte siano in regola per riattivare le piccole operazioni chirurgiche in Valbormida. Una data esatta della ripartenza non è ancora stata fissata, ma l’obiettivo a cui l’azienda lavora da mesi è quello di riportare chirurghi e pazienti in sala già a partire dalla fine del mese, al più tardi entro metà ottobre. Finora l’ostacolo alla ripartenza era sempre stato rappresentato dalla carenza di anestesisti, ma in estate l’azienda ha siglato due accordi di collaborazione, il primo con il San Martino e il secondo con l’Asl 3 per l’ospedale Villa Scassi, in modo da poter contare sul supporto degli anestesisti genovesi, quindi “liberare” alcuni specialisti di Savona per coprire i turni a Cairo. 
Ovviamente i tempi sono cambiati rispetto a quando il San Giuseppe accoglieva interventi complicati. La ripartenza sarà “soft”, con una serie di operazioni a bassa complessità inizialmente concentrate in uno o due giorni la settimana, ma con una vasta gamma di specialità proprio per abbattere le liste d’attesa delle situazioni che comunque devono trovare una risposta. Così, a dieci anni dall’inaugurazione delle sale operatorie (era il 10 febbraio 2014 e allora l’investimento era stato di ben 2,5 milioni di euro), il nosocomio di Cairo si prepara a giocare di nuovo un ruolo di primo piano per le cosiddette operazioni di “Day Surgery”, ossia la chirurgia di un giorno, e ad accogliere i pazienti per i quali, dopo l’intervento, non è necessario il ricovero. Tuttavia la svolta è stata accolta con scetticismo, etichettata da più parti come “manovra elettorale in vista delle elezioni regionali”, con i consiglieri di opposizione di “Più Cairo”, sindacati e abitanti a chiedere: «Molto di più di un ambulatorio chirurgico». 
«A testimonianza della volontà di ripristinare e potenziare le attività chirurgiche, sono stati avviati e portati a termine una serie di lavori di riadeguamento del presidio – ha già chiarito Asl -. Questi interventi hanno riguardato anche le caratteristiche strutturali e organizzative necessarie per le sedute chirurgiche. Nel corpo centrale dell’ospedale, oltre che per realizzare la casa di comunità, le ditte stanno lavorando per un rifacimento delle due degenze». —