Cairo, pronto il cantiere per installare la Tac all’ospedale San Giuseppe


Luisa Barberis
Cairo
Via libera al cantiere per installare la nuova Tac dell’ospedale San Giuseppe di Cairo. I lavori inizieranno il prossimo 8 luglio, in modo da montare il nuovo macchinario in estate e completare l’intervento in ottobre, quando l’apparecchiatura sarà effettivamente operativa. Ad annunciare il cronoprogramma è stata l’azienda sanitaria, che ieri comunicato l’avvio di un intervento che in Valbormida è molto atteso, dopo che il vecchio macchinario era stato dismesso ormai un anno fa e smantellato lo scorso novembre. «La nuova Tac offrirà immagini dettagliate e ad alta risoluzione – spiega l’Asl in una nota -, faciliteranno una valutazione migliore delle condizioni dei pazienti rispetto all’apparecchiatura precedente. Questa iniziativa, finanziata attraverso i fondi del Pnrr, sottolinea l’impegno continuo dell’ospedale di Cairo nel fornire servizi sanitari avanzati e di alta qualità alla cittadinanza della Valbormida. Inoltre, con questo investimento, l’ospedale di Cairo conferma il suo ruolo centrale come struttura sanitaria di riferimento per l’intera zona. Il progetto è parte integrante della strategia di sviluppo e potenziamento delle infrastrutture sanitarie del territorio, volta a garantire che i cittadini abbiano accesso a cure di qualità sempre più vicine alle loro esigenze».
La svolta arriva dopo che nei mesi scorsi si erano già levate preoccupazioni. Il Comitato sanitario locale della Valbormida aveva fatto sentire la propria voce, lamentando uno slittamento dei tempi di arrivo della nuova Tac, da inizio 2024 all’autunno, ma anche preoccupazione rispetto al fatto che non erano ancora state avviate le procedure per adeguare i locali. Il progetto tecnico è stato redatto dal personale dipendente Asl e prevede un quadro economico che nel complesso vale 225 mila euro, di cui, tra le varie voci, 166.119,99 per lavori a corpo, 2.636,82 per oneri della sicurezza non soggetti a ribasso, 38.122,87 per iva. Soldi che vanno a sommarsi all’acquisto del macchinario: più di 581 mila euro di fondi del Pnrr nell’ambito della Missione 6 per adeguare le grandi apparecchiature. Di fatto il nuovo sistema diagnostico sarà di ultima generazione tecnologica e di produzione Siemens Healthcare (modello Somatom XCite), capace di acquisire 128 strati per ogni rotazione di 360 gradi, in modo da essere utilizzata in qualsiasi distretto corporeo, essendo dotata di software avanzati a livello body, cardio e vascolare. —