SAVONA. SI ATTENDE L’ESITO DELLA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE VENERDÌ AL GIARDINO SERENELLA UN CONVEGNO INDETTO DAL FRONTE DEL NO

il caso
antonio amodio
Savona
Prosegue la “battaglia” da parte delle associazioni ambientaliste savonesi contro il trasferimento da Piombino a Vado Ligure della nave rigassificatore Golar Tundra. In attesa delle verifiche al progetto Snam, soprattutto sull’impatto ambientale, ci si interroga anche sul risparmio energetico e sull’aspetto dei vantaggi in bolletta.
Venerdì, alle 20.30, nella società Serenella, alle Fornaci, si terrà, organizzato dai comitati del no al progetto, il convegno “I benefici in bolletta, sociali e ambientali, della transizione all’energia rinnovabile”. Parteciperanno i relatori Andrea Cavalleroni di Cittadini sostenibili, Federico Martinoli del Cer-Sole e Stefano Costa della cooperativa energetica Ènostra.
Un progetto, quello del rigassificatore Snam, dalla scorsa estate, vede contrapporsi da una parte la maggioranza di centrodestra in consiglio regionale e il commissario ad hoc per il piano e presidente della Regione Toti che, insieme al governo e al ministro per l’ambiente Pichetto Fratin, sostengono che l’opera sarebbe imprescindibile per il futuro energetico del Paese e dall’altra le associazioni e i sindaci del territorio che, invece, ritengono il piano rischioso per gli equilibri ambientali del territorio, già messi a dura prova da tanti anni di industrializzazione. Molte le iniziative a partire dalla scorsa estate: da manifestazioni (l’ultima a margine del festival di Sanremo) a interrogazioni di parlamentari del M5S alla commissione europea, raccolte di firme (oltre 8 mila) indirizzate al parlamento europeo. Questo per sottolineare il fatto che il progetto non sarebbe, secondo i suoi detrattori, in linea con le direttive di Bruxelles in merito alla conservazione di siti naturalistici.
I parlamentari Fratoianni e Bonelli avevano sottolineato, come, il progetto sarebbe “inutile” in una fase nella quale i consumi di gas si sarebbero ridotti così come anche il prezzo. Ora si attende l’esito della valutazione di impatto ambientale. «Se dovesse essere negativa –dice Franco Zunino, presidente dell’Arci il discorso potrebbe essere , qualora fosse positiva esistono i mezzi per contrastarla». —