IL PROGETTO DI UNA BRETELLA SULLA A10 RISERVATA AI MEZZI DI SOCCORSO

Riecco il progetto per la realizzazione di uno svincolo autostradale dedicato ai mezzi di soccorso. Torna al centro della discussione l’ipotesi di costruire una bretella per collegare direttamente l’autostrada A10 con l’ospedale San Paolo e dimezzare i tempi per le ambulanze in arrivo dalla Valbormida e da Ponente.
Un’esigenza della quale si parla da quasi vent’anni, ma che per la prima volta è stata riconosciuta non solo dalle pubbliche amministrazioni, ma anche dall’Asl. Il sindaco di Savona Marco Russo e il direttore generale dell’azienda sanitaria Michele Orlando hanno affrontato l’argomento nella terza commissione di lunedì. «Insistiamo da tempo per avere un collegamento diretto tra l’autostrada e l’ospedale – precisa Russo –. Non a caso ci siamo battuti per inserire questo progetto nel Priimt, il Piano regionale integrato delle infrastrutture, della mobilità e dei trasporti. Per noi è un’opera strategica, perché rende l’ospedale più accessibile. Ci sono due possibilità: costruire un casello vero e proprio per tutti oppure un collegamento riservato alle sole ambulanze. Questa seconda soluzione sembra più semplice, perché esiste già una strada al confine tra Savona e Albissola, che potrebbe essere utilizzata per le emergenze. Possiamo discutere sulla forma, tenendo conto anche dell’arrivo dell’Aurelia Bis, che agevola i collegamenti per chi arriva dalla Valbormida, ma l’importante è che inizi il percorso per realizzare davvero il casello. Auspico che presto io e Orlando potremo andare in Regione insieme ad affrontare il tema».
Il punto di partenza è l’interesse dell’Asl, come ha confermato il direttore generale Orlando: «So che questa è un’esigenza della città e delle persone che affluiscono all’ospedale. Me ne ha parlato il sindaco, ora chiederò anche alla Provincia e al concessionario autostradale di approfondire, visto che il collegamento c’è ed è vicino». Nel 2006 l’idea di un casello per raggiungere l’ospedale, il porto e Savona centro era stata avanzata dal comitato Albamare e dall’ingegnere Paolo Forzano, che tuttora si batte per la realizzazione dell’opera: «La migliore soluzione è fare un casello vero per ambulanze e utenti. Dall’idea iniziale sono passati anni, ma il progetto è sempre attuale, specie in un momento storico nel quale in Valbormida c’è un punto di primo intervento, non un pronto soccorso, e la maggior parte delle urgenze e dei pazienti gravita su Savona. Confrontandomi col sindaco Russo, ho tracciato una connessione diretta. A questa punto si tratta di attuarla». Il tema è da sempre caro anche alla Valbormida: nel 2012 l’allora sindaco di Cairo Fulvio Briano aveva portato questa necessità in Regione, effettuando anche una simulazione di soccorso con la Croce Bianca di Dego. L’ambulanza da Piana Crixia, aveva impiegato un’ora e mezza per raggiungere il San Paolo, a riprova della necessità di un accesso autostradale diretto. —
L. B.