SAVONA. NEL 2023 6 MILA TAC E 1.500 RISONANZE IN PIÙ RISPETTO AL 2022

luisa barberis
savona
Esami anche la domenica per smaltire arretrati e tempi d’attesa. Ma anche gettoni, turni aggiuntivi per i medici e il personale Asl e un aiuto da parte dei privati con nuove convenzioni. Sono i cardini del piano di abbattimento delle liste d’attesa al quale il commissario straordinario dell’Asl savonese Michele Orlando e tutta l’azienda stanno lavorando per accelerare le risposte verso i cittadini in coda per ottenere ecografie, risonanze, tac, visite specialistiche.
IL QUADRO
Il problema è annoso, ma è diventato una priorità assoluta dopo che il presidente della Regione Giovanni Toti ha “chiamato a rapporto” tutti i direttori generali delle Asl liguri, chiedendo soluzioni immediate e un piano d’azione entro il 10 dicembre. A Savona, va detto, il lavoro era già iniziato: abbattere i tempi di attesa era uno degli obiettivi del mandato di Orlando, fin dal suo insediamento avvenuto lo scorso marzo. Il 2023 si chiuderà con 6 mila tac e 1.500 risonanze in più rispetto al 2022. Ma non basta. Asl deve accelerare ed è per questo che ieri i vertici aziendali, il direttore dell’area Diagnostica Alessandro Gastaldo e i responsabili dei vari dipartimenti si sono riuniti per cercare di correre più veloce.
RADIOLOGIA
L’allarme suona soprattutto per le prestazioni di Radiologia e fa registrare tempi lunghi principalmente per le risonanze magnetiche, specie quelle con il contrasto che richiedono anche la presenza dell’anestesista, oltre al tecnico e al medico radiologo. Un esempio: per una risonanza all’addome oggi bisogna attendere 69 giorni in urgenza B (da fare entro 10 giorni), 130 per la D (da 30 a 60 giorni) e 176 per un esame programmabile (entro 6 mesi). La situazione è meno complessa per le Tac: sono elevati i tempi per l’esame all’addome, ma le altre riescono a essere prenotate ed eseguite nel giro di un mese. Il quadro resta altalenante per le ecografie, anche perché Asl periodicamente apre un numero aggiuntivo di posti, ma, a fronte di una maggior offerta, si registra una maggior domanda. Nel Savonese si riversano i pazienti di Imperia che non trovano posto nella loro provincia. In media il pendolarismo pesa per un 10%, con punte del 30% per esempio per la gastroenterologia.
SOLUZIONI
Una bozza di strategia esiste già, ma il condizionale è d’obbligo, almeno finché il piano vero e proprio non verrà consegnato in Regione. Asl vorrebbe aumentare sia la produttività interna (andando a chiede agli specialisti di lavorare più ore), sia comprando dai privati alcune prestazioni (risonanze in primis), per avvalersi di un aiuto esterno dai centri convenzionati, come già accade a Genova. L’offensiva ai tempi lunghi passa poi dal rinnovo, anche per il 2024, del progetto che già oggi vede le Radiologie di Savona e Pietra lavorare la domenica mattina. In un’estate, al San Paolo, la domenica sono state eseguite 338 ecografie, 193 risonanze magnetiche e 129 tac. Inoltre l’azienda mira ad aumentare del 30 se non del 40% i gettoni, con medici chiamati all’occorrenza per progetti specifici di abbattimento delle attese nelle specialità più critiche. La giunta Toti ha parlato di un budget da 50 milioni di euro da spalmare su tutta la Liguria, di conseguenza anche l’Asl savonese investirà una cospicua cifra per incentivare i medici a lavorare nei festivi o in orari straordinari. Esiste un problema: lo spazio macchine. Il progetto domenicale era nato proprio perché questo era l’unico momento nel quale Tac, risonanza e macchinari vari non erano occupati. Ora, anche ipotizzando una massiccia disponibilità di medici e tecnici, non resta che la domenica pomeriggio e pochissime altre ore utilizzabili. L’Asl mira anche ad eliminare la cattiva abitudine di chi, prima prenota, poi non si presenta all’esame. Al San Paolo, da aprile a luglio, a fronte di 202 prenotazioni per risonanze, 9 sono saltate perché le persone (contattate al sabato pomeriggio), la domenica non si sono poi presentate. Infine l’azienda andrà a verificare l’appropriatezza delle prescrizioni, in modo da assegnare tempi calibrati sul quesito clinico.
MACCHINE
La necessità di abbattere le attese arriva in un momento cruciale: in linea con il Pnrr l’azienda sta sostituendo tutti i grandi macchinari degli ospedali. Il piano vale quasi 11 milioni di euro e comprende 10 interventi già finanziati, tra cui la nuova Pet del Santa Corona (pronta entro fine anno) e una nuova risonanza per Savona. Un’operazione importantissima, ma che comporta anche tempi tecnici di cantiere e che potrebbe avere nuove ricadute sulle prestazioni, visto che i vecchi macchinari vanno smontati, occorre adeguare i locali e solo a quel punto potranno essere montate le nuove apparecchiature. —