Paolo Ugolini Consigliere Regionale M5S

Sto tornando a casa. È terminato il consiglio regionale fiume iniziato ieri mattina in cui è stato approvato il Piano socio sanitario. Mi sono dovuto fermare un attimo ai margini della strada. Non solo per via della stanchezza e degli occhi che mi si chiudono. Ma perché avevo bisogno di un attimo per riflettere su tutto quando accaduto e digerire l’amarezza che mi pervade. Sono dispiaciuto e deluso. Quanto accaduto penalizzerà tutti i liguri e certamente tutti coloro che abitano vicino a me, alla Spezia. Non riesco a non pensare che se ci avessero ascoltato, questo piano socio sanitario sarebbe potuto essere migliore. Ma no. Sono andati avanti come bulldozer e così facendo hanno penalizzato tutti i cittadini della Liguria.
Con il gruppo Regionale del Movimento 5 Stelle abbiamo provato a difendere gli interessi della cittadinanza, cercando di garantire e preservare il diritto alla salute, ma nonostante una battaglia serrata durata oltre ventiquattro ore ha prevalso l’arroganza di Toti e della sua giunta che ha bocciato tutti i nostri ordini del giorno e applicato la tagliola sugli emendamenti. Nonostante tutti i componenti della maggioranza, incluso Toti, abbiano dichiarato che molti emendamenti avrebbero migliorato il testo del Piano Socio Sanitario. Il che la dice tutta. Prima gli interessi personali, politici e mediatici. E poi la salute della gente.
Ha vinto la mala politica. Una prova di forza dell’arrogante, di turno che forte della sua mole, della sua maggioranza, ha bullizzato e si è imposto con la forza sul più debole, sulla minoranza.
Una vittoria di Pirro. Ha vinto Toti, ha vinto la sua traballante maggioranza ma hanno perso i cittadini, hanno perso gli oltre 2000 bambini disabili che non avranno assistenza, i bambini che devono avvalersi della alimentazione artificiale, i cittadini che devono rivolgersi, magari indebitandosi, alla sanità privata, le donne incinte che dovranno sperare di arrivare in tempo a un punto nascita e non partorire in ambulanza.
Hanno perso tutti coloro che devono aspettare anni per una visita, che non possono fare prevenzione, o che devono recarsi magari in fin di vita in un pronto soccorso che troveranno chiuso. Hanno perso i cittadini di Rapallo, quelli di Genova, di Chiavari, di Albenga, di Cairo Montenotte, di Ventimiglia, di Sarzana, della Spezia. Tutti i cittadini dell’entroterra, delle vallate, ormai abbandonate a loro stesse.
Ha vinto lui, con i suoi media, i suoi finanziamenti, il suo modello di sviluppo tutto cemento, Pil e svendita di servizi e beni pubblici ai privati a discapito del benessere, dell’ambiente, delle nostre vite, della nostra salute e dei sacrifici fatti dai nostri genitori e dai nostri nonni per garantirci un’esistenza migliore. Ma abbiamo perso tutti, tutti noi liguri, tutti noi che giorno dopo giorno vediamo erodersi un diritto essenziale sancito dalla costituzione. Quello alla salute. Che è il più importante di tutti.
Si dice, spesso, no? Soprattutto quando le cose vanno male. “L’importante è la salute”. “Se hai la salute hai tutto”. Ecco, per questa giunta non è così. La nostra salute non è importante e in questa lunga e travagliata notte lo hanno ribadito per l’ennesima volta in quella che è stata una grande occasione persa. Anche per chi ha vinto.