LE POLEMICHE SI ALLARGANO ANCHE AL LEVANTE SAVONESE

giovanni vaccaro
celle ligure
Il rigassificatore divide anche Celle. Se in tutto il Savonese si discute sull’opportunità, intesa sia in senso positivo sia negativo, di ospitare nella rada di Savona-Vado la nave Golar Tundra con a bordo l’impianto di rigassificazione, anche nelle località più distanti si levano preoccupazioni, più che altro per i possibili riflessi sull’immagine turistica.
Un problema, che hanno già sollevato gli operatori turistici e che l’altra sera è riecheggiato nella sala consiliare di Celle. A sollevare il caso, accendendo un durissimo scontro, sono state due mozioni sullo stesso argomento, ma con posizioni contrapposte. Una, presentata dal consigliere di opposizione Jacopo Abate e sostenuta dalla minoranza, chiedeva una chiara posizione contraria al progetto da parte della giunta e del consiglio. L’altra, portata alla votazione dalla maggioranza, è più prudente e prevede che il Comune incarichi un tecnico per avere prima una valutazione sulle possibili ripercussioni a Celle della presenza del rigassificatore tra Savona e Vado. «Credo sia doveroso nei confronti dei cittadini che l’amministrazione esprima una posizione e non faccia rimpallo e tergiversi ulteriormente – ha attaccato Abate -. Il rigassificatore è tutto quello che non serve allo sviluppo del nostro territorio ed è l’opposto della transizione ecologica. Una partita politica tra Toti e l’attuale governo giocata sulla pelle dei savonesi».
Al fianco di Abate si è schierato l’ex sindaco Renato Zunino: «Una delle giornate più tristi per il nostro Comune. La maggioranza ha proposto una mozione allucinante per dare incarico a un tecnico per vedere se Celle possa essere danneggiata o meno. Una posizione da Ponzio Pilato». Il sindaco Caterina Mordeglia difende la posizione: il Comune affiderà a un tecnico l’incarico di valutare gli eventuali ripercussioni sull’ambiente di Celle, quindi informerà gli abitanti delle conclusioni e le invierà alla commissione per la Via del Ministero dell’Ambiente e al commissario straordinario Toti. «Partiamo da un presupposto – spiega il sindaco -: il nostro parere non ha incidenza, non siamo inseriti nella conferenza dei servizi ed è difficile che Snam non abbia considerato tutti gli aspetti. Non abbiamo titolo per opporci al progetto, però dobbiamo dare risposte ai cellesi e ai turisti che vengono perché è uno dei “Borghi più belli d’Italia” e Bandiera blu. Quindi abbiamo chiesto di approvare l’incarico tecnico per valutare l’impatto ambientale sul nostro territorio». —