luisa barberis
savona
Abbattere le liste d’attesa per gli interventi operatori. Chirurgia generale, vertebrale, l’Ortopedia, l’Urologia e l’Oculistica più di altre hanno accumulato arretrati. In alcuni casi si tratta di tempi biblici per interventi di routine. Ora l’Asl “dichiara guerra” alle lunghe attese con tre nuovi progetti e 38 sedute operatorie straordinarie. Da qui a fine anno consentiranno a molti savonesi di entrare finalmente in sala operatoria.
Sono rimaste indietro le operazioni cosiddette di elezione con tempi che, solo per citare un caso, hanno raggiunto i 10-18 mesi per una cataratta, alcuni mesi per altri tipi di interventi per esempio all’apparato digerente.
«Intensifichiamo l’attività, andando ad aggredire le liste che per varie ragioni hanno sforato i tempi programmati – spiega il direttore sanitario dell’Asl Luca Garra – Se in base ai tempi della prescrizione, una persona doveva essere operata tra 30 e 60 giorni, dal 61° entrerà nell’abbattimento liste. Grazie alla disponibilità di medici, infermieri, oss, tecnici, che hanno accettato di partecipare a turni di lavoro aggiuntivo, siamo riusciti a programmare un maggior numero di sedute operatorie al Santa Corona, al San Paolo e al Santa Maria di Misericordia. Si tratta di tre progetti importanti, finanziati con fondi ad hoc e per i quali abbiamo siglato specifici accordi con le organizzazioni sindacali».
Al Santa Corona sono previste 15 sedute operatorie straordinarie (ogni turno dura 6 ore e mezza, quindi consente di trattare numerose persone) per smaltire gli interventi programmati di Chirurgia generale e vascolare (operazioni all’apparato digerente, ernie, ma non solo). Un’offensiva che a Pietra va a sommarsi a un primo progetto avviato in estate, con un potenziamento dell’attività chirurgica per l’Ortopedia che dallo scorso 11 luglio può già contare su una seduta straordinaria in più, ogni martedì. «Aggiungiamo un tassello – precisa Garra -: il progetto di oggi ci consente di incidere sugli interventi programmati, quindi non urgenti, ma che per varie ragioni hanno sforato i tempi, determinando attese per le persone. Questo iter si affianca a quello di luglio, che prosegue, sta dando ottimi risultati, ma risponde più a situazioni di emergenza, visto che serve per prendere in carico in modo tempestivo le persone che accedono al pronto con una frattura e che in questo modo possono essere trattate velocemente, anziché essere mandate a casa ed operate dopo qualche giorno». Per quanto riguarda Savona, anche al San Paolo sono in arrivo 15 sedute operatorie in più fino a dicembre: qui l’attenzione si concentra non solo sulla Chirurgia generale, ma anche sull’Ortopedia e sull’Urologia. Un capitolo a parte merita l’Oculistica, visto che il terzo, ma importantissimo progetto, riguarda l’abbattimento dei tempi per gli interventi di cataratta. A Savona si erano toccati i 18 mesi di attesa, 10 ad Albenga grazie all’attivazione di un ambulatorio chirurgico dedicato alle iniezioni intravitreali, che ha liberato spazi per la chirurgia della cataratta. Sono stati assunti due specialisti e ora scattano azioni mirate. «Si tratta di un problema molto sentito dalla popolazione, sul quale interveniamo con 8 sedute operatorie in più – conclude Garra – Il progetto coinvolge sia l’ospedale di Savona sia Albenga, il personale entrerà in sala ogni secondo e quarto giovedì del mese fino alla fine dell’anno, operando 70-80 persone in più». —