LA DENUNCIA CONTRO LA DIRETTRICE GENERALE COLANGELO ERA STATA INVIATA ANCHE IN PROCURA

il caso
silvia campese
savona
«Siamo un gruppo di persone che, da anni, subisce angherie dal direttore generale della Provincia».
A quasi due anni di distanza, rispunta un esposto anonimo, datato 13 dicembre 2021, che anticipa i temi chiave dell’inchiesta sulle “assunzioni facili” in Provincia. L’indagine della Squadra mobile ha preso il via da una denuncia per stalking. L’esposto, tuttavia, potrebbe avere avuto un valore non secondario. Sette, a oggi, gli iscritti nel registro degli indagati: centrale la figura di Giulia Colangelo, direttrice generale di Palazzo Nervi, insieme al dirigente dell’ufficio legale, Maurizio Novaro. I reati contestati sono falso in atto pubblico, abuso d’ufficio, stalking e maltrattamento. Nel documento del dicembre 2021, inviato alla Procura, alla Prefettura e ai sindaci dei Comuni del savonese, si denunciano situazioni anomale nella gestione del personale di Palazzo Nervi. «Siamo un gruppo di persone – si legge nell’esposto – che, da anni a questa parte, subisce minacce, ricatti e angherie da parte del direttore della Provincia». I lavoratori precisano di non poter firmare l’esposto «temendo di perdere il posto di lavoro per le ripercussioni». Nel testo, due paginette, si chiede alla Procura di «procede alle indagini per accertare quanto esposto». Lungo l’elenco delle problematiche evidenziate. Si parla di «ricatti a cui sono sottoposti i dirigenti, del tutto asserviti al suo potere. Spesso nelle ore d’ufficio si prestano a diversi servigi e allo svolgimento di pratiche per altri Comuni». Si parla, poi, dei concorsi interni, descritti come “una farsa” e di pratiche di cui gli «uffici sono tenuti all’oscuro». Ancora, si parla di atteggiamenti pesanti verso i dipendenti tra cui «malversazioni, mancato riconoscimento dei meriti e detrazioni di stipendio in sede di valutazione del personale». Si conclude dicendo che «gli stessi sindaci non si rivolgono più alla Provincia, ridotta a uno stato di inefficienza e degrado».
Segnalazioni, queste, che assumono una luce diversa leggendo il dispositivo del gip, Alessia Ceccardi. Nel documento, a proposito del direttore generale, si parla di alterazione dello svolgimento dei concorsi «favorendo non persone meritevoli, bensì finalizzato a compiacere personalità influenti del territorio savonese».
Una vicenda complessa che, nei prossimi giorni, potrebbe avere ulteriori evoluzioni. Anche perché Colangelo non era solo direttore generale di Palazzo Nervi, ma anche segretario comunale in diversi enti, a scavalco. Tutti incarichi ad interim, che avevano fatto salire la sua remunerazione sino a 280 mila euro lordi all’anno. Nei prossimi giorni si svolgeranno nuovi interrogatori davanti ai pubblici ministeri Maddalena Sala e Claudio Martini. Le novità potrebbero essere imminenti. —