I COMUNI DI CENTRODESTRA SONO IN IMBARAZZO

Le reazioni
Il Rigassificatore mette in difficoltà i sindaci del Savonese. Alcuni hanno subito preso posizione andando a contrapporsi con il piano del commissario Giovanni Toti, altri hanno scelto una via più diplomatica, altri ancora, soprattutto esponenti del centrodestra vicini a Toti, si sono inizialmente trincerati nel silenzio. E ovviamente le opposizioni fanno il loro lavoro incalzando le amministrazioni.
Ieri mattina era stato fissato dal presidente della Provincia, Pierangelo Olivieri, un tavolo tecnico a Palazzo Nervi, ma la riunione è stata annullata. È stato invece fissato al 5 ottobre un incontro con tutti i sindaci del comprensorio, a cui è prevista anche la partecipazione del commissario Toti. Ad Albisola Superiore, M5S e Passione in Comune hanno chiesto e ottenuto la convocazione di una commissione consiliare urgente, che si è svolta lunedì sera. La minoranza avrebbe voluto un “no” deciso al progetto da parte del sindaco. «La questione rigassificatore è stata gestita male in fase preliminare – ammette il primo cittadino Maurizio Garbarini, politicamente vicino a Toti -. Da amministratore responsabile avrei voluto avere in principio dei dati chiari per poterli confrontare. Invece è venuta fuori l’idea di un progetto nato male e calato sul territorio. Vado ha ancora ferite aperte, come la centrale termoelettrica, aggiungerne un’altra dà l’impressione di un accanimento. Ora cominciano ad arrivare informazioni tecniche, le valuteremo». «E’ vero che sono vicino alla giunta regionale – aggiunge Garbarini -, ma non approvo il sistema di comunicazione adottato in questo caso. Ora aspettiamo di leggere le relazioni dei consulenti nominati da Savona e Quiliano, poi ci saranno altri passaggi come la Valutazione di impatto ambientale».
Dopo l’introduzione della capogruppo del M5S, Stefania Scarone, il collega Marino Baccino (Passione in Comune) ha incalzato: «E’ un errore pensare che il problema sia solo di quei quattro comuni sul cui territorio passeranno gli impianti. Questo è un problema di tutto il comprensorio per le ricadute economiche, sociali e ambientali che ci saranno. Il fatto che saranno previste compensazioni presuppone già che sia un danno per il territorio. Se il quadro non è completo o errato, diciamo no. Tra l’altro in una settimana sono stati annunciati rigassificatore sulla costa e termovalorizzatore in Valbormida. Il Savonese diventa la discarica di tutto ciò che gli altri non vogliono. Così si calpestano enti locali, territori e persone». A Varazze è finito nel mirino dell’opposizione il sindaco Luigi Pierfederici, che non ha partecipato alla riunione convocata nei giorni scorsi dal sindaco di Savona, Marco Russo. «L’assenza di Varazze alla commissione sul rigassificatore è una mancanza grave. Erano presenti 12 Comuni di vari colori politici, fino a Celle, ma né il sindaco Piefederici né il consigliere regionale Alessandro Bozzano, ex sindaco di Varazze, si sono fatti vivi o si sono espressi», sottolineano i consiglieri di “Varazze Domani” Ghigliazza, Busso, Fazio, Robello e Cerruti, che hanno presentato una mozione per chiedere al sindaco di prendere una posizione.
L’unico sindaco di centrodestra che non ha avuto problemi a dire sì al Rigassificatore è Paolo Lambertini di Cairo. —
G. V.