Luca de Carolis

Oltre 50 minuti l’uno di fronte all’altro, l’ex premier del governo gialloverde e il suo ex sottosegretario ai tempi di Palazzo Chigi, per parlare di superbonus e di come salvare i “crediti incagliati” delle imprese. Giuseppe Conte e Giancarlo Giorgetti si sono (ri)visti ieri mattina dentro il ministero dell’Economia, proprio nel giorno della conferenza stampa di Giorgia Meloni a Vilnius, con il governo sotto pressione per le mille grane giudiziarie. E può essere un mero caso, o magari proprio no.
Di certo colpisce che in un giorno del genere il ministro all’Economia leghista abbia accettato di discutere con Conte del superbonus, misura totem del Movimento che proprio Meloni ha sempre condannato (“è costato 2 mila euro a ogni italiano” ha spesso sostenuto). Per giunta, Giorgetti avrebbe aperto all’ipotesi di un decreto del governo per facilitare la compravendita dei crediti da parte delle banche. “È stato un confronto proficuo dal punto di vista tecnico”, assicurano i 5Stelle, avvenuto nel Mef davanti al quale gli “esodati del superbonus” – imprenditori e lavoratori del settore edile e famiglie – sostano da una decina giorni in un presidio di protesta. Conte è salito da Giorgetti assieme al vicepresidente dell’Associazione degli esodati e al deputato del M5S Agostino Santillo, che segue il dossier per il Movimento. E al termine dell’incontro l’ex premier è parso soddisfatto: “C’è la disponibilità di massima a intervenire con un decreto anche urgente, individuando una platea di cessionari dei crediti più ampia rispetto a quella attuale e cercando di costruire un percorso che favorisca questo processo”.
Anche se sull’entità e sulla tempistica dell’intervento sembra esserci ancora buio pesto. I 5Stelle lo vorrebbero prima della prossima legge di Stabilità. Ma è tutto ancora da trattare. Nell’attesa, il M5S rivendica un risultato politico. Deve averlo notato anche il Pd, visto che ieri davanti al Mef, subito dopo che Conte se è andato, sono arrivati anche i parlamentari dem Antonio Misiani e Ubaldo Pagano. “Vogliamo fare una iniziativa comune insieme a tutte le forze di opposizione, sia nella gestione dell’emergenza, che su un ragionamento di prospettiva” hanno dichiarato i due deputati. Perché gli ex giallorosa si cercano: e si marcano a vicenda.