LA NOVITÀ
Fuori dagli ospedali, si gioca sul territorio la partita per rafforzare i servizi sanitari e rispondere alle esigenze degli assistiti. L’Asl savonese ha nominato quattro nuovi dirigenti, uno per ogni distretto della provincia (Savona, Albenga, Cairo e Finale), rivoluzionando la tradizionale organizzazione delle professioni infermieristiche. Se fino all’epoca pandemica l’attività era stata gestita da un solo manager (per anni il servizio è stato retto da Monica Cirone, poi promossa a direttrice socio-sanitaria dell’azienda), di recente il ruolo era stato sdoppiato e affidato a due dirigenti: Iuri Dotta (parte territoriale) e ad Annamaria Saccone (attività ospedaliera).
Ora cambia tutto. Dotta continuerà ad avere un incarico di primo piano, visto che è stato nominato responsabile nel distretto delle Bormide. In quello Savonese approda Roberta Rapetti, che è anche presidente dell’Ordine degli infermieri. La dottoressa Antonella Giribone andrà a gestire il distretto Finalese, mentre in territorio albenganese arriva Maria Rosaria Fanello. La Saccone resta confermata al coordinamento delle professioni sanitarie ospedaliere.
La sfida è ambiziosa: i nuovi manager lavoreranno al fianco dei direttori dei vari distretti, ma dovranno occuparsi in particolare di rafforzare i servizi nei vari ambiti, accompagnando il processo di costruzione e attivazione dei servizi nelle future Case di comunità. In provincia ne sono previste sei, una ogni 40-50 mila abitanti, e saranno negli ospedali di Cairo, Albenga e Pietra, al Ruffini di Finale, a Savona in via Collodi e negli ambulatori di via alla Costa a Vado.
«Ai nuovi dirigenti vanno gli auguri di buon lavoro da parte della direzione – ha commentato l’Asl-, nella certezza che sapranno implementare e rendere ancora più fruibile l’attività dell’azienda sul territorio a favore della cittadinanza». —
L.B.

