MONITORAGGIO DEI CAMINI, VIDEOSORVEGLIANZA E CENTRALINE ARPAL

mauro camoirano
cairo
Controllo incrociato dei dati sull’inquinamento a Cairo, il sistema non decolla. Il fine è poter comparare i riscontri di tre tipologie di controllo: le Sme (i monitoraggi continui ai camini dell’Italiana Coke); quello del sistema di videosorveglianza ambientale; e i dati delle centraline Arpal sulla qualità dell’aria. Secondo indiscrezioni, alle fumate che sembra siano state individuate dal sistema di telecamere non corrisponderebbe alcun dato anomalo da parte delle Sme. Ma il discorso è ancora più profondo: in quasi 4 mesi – le Sme hanno iniziato a trasmettere dati il 1marzo – non si è ancora trovato un sistema scientifico analitico, a prova di contestazione, che consenta di individuare una corrispondenza tra i vari sistemi di controllo.
Facciamo un passo indietro: nel marzo 2021 il Consiglio di Stato sancisce le prescrizioni contenute nel rinnovo dell’AIA rilasciata dalla Provincia all’Italiana Coke nel 2019. Tra esse i monitoraggi ai camini. A luglio 2022 il Tar respinge anche il ricorso dell’azienda contro il Piano regionale di risanamento della qualità dell’aria, varato nel 2020 a causa dei continui superi annuali di benzoapirene. Il piano prevede prescrizioni ancora più stringenti, rispetto all’Aia, e un sistema di videosorveglianza su tutta l’atea di Bragno-Cairo Reindustria. Si tratta di telecamere ad infrarossi molto sensibili che registrano le eventuali fumate anomale per durata o colore: in tal caso parte un alert, e il passo successivo è verificare, tramite appunto le Sme e i dati delle centraline, se alla fumata corrisponda un’emissione non a norma.
Ma, a quanto pare, mettere a sistema tutto questo si sta rivelando più complicato del previsto. Conferma, il presidente della Provincia, Pierangelo Olivieri: «Lo scenario è quello di un dato visivo non proporzionale ai dati che arrivano dalle Sme, e quindi un sistema da tarare. Su input del sindaco di Cairo, Paolo Lambertini, ho già chiesto alla Regione un vertice, e contattato personalmente il direttore di Arpal: si deve trovare una quadra. L’obiettivo deve essere quello di mettere tutto a sistema entro luglio». —