SAVONA

il caso/2
Un appuntamento per una visita oculistica programmabile? Mi spiace, non c’è disponibilità». È la risposta che ha fatto sobbalzare un savonese, Claudio Enzi, che ora minaccia di presentare un esposto ai carabinieri per far valere il suo diritto alla salute. L’Asl spiega di aver già aumentato i posti e che si tratta di una difficoltà temporanea. «Sono amareggiato – racconta Enzi -. Venerdì ho ottenuto dalla mia dottoressa una richiesta per una visita oculistica programmabile, quindi non urgente. Sapendo che i tempi sono lunghi, ho immediatamente chiamato il Cupa, tentato di prenotare l’appuntamento. Non ho chiesto di essere visitato subito, anzi sono pronto ad accettare una data anche a ottobre o novembre e l’ho fatto presente all’operatrice del Cupa. La mia è una visita di controllo in quanto porto gli occhiali da anni. Il problema è che ho ricevuto una risposta lapidaria: mi hanno detto che non ci sono posti e, nonostante le mie rimostranze, non è mi è stata proposta alcuna alternativa. Ora cosa deve fare una persona nelle mie condizioni? Ti costringono a rivolgerti al privato, ma non ci sto: sono pronto a presentare un esposto ai carabinieri». L’Asl spiega: «Attualmente, in caso di mancata prenotabilità, le visite oculistiche le priorità B e D (più urgenti, ndr) sono prese in carico dall’ufficio gestione liste d’attesa. Quelle in priorità P, ossia non urgenti, talora sono accessibili con difficoltà e i posti possono essere temporaneamente non disponibili nel momento in cui si prova a prenotare. L’azienda lavora costantemente per ottimizzare le risorse, grazie a questa attività è prevista dal primo ottobre una maggiore disponibilità di visite oculistiche prenotabili. Perciò la disponibilità può variare ed è consigliabile provare periodicamente a fissare le proprie prenotazioni, avvalendosi delle numerose possibilità a disposizione: la App prenoto salute, il numero verde, gli sportelli Asl e quelli nelle farmacie convenzionate». —
l.b.