LUISA BARBERIS
CAIRO
Il macchinario per la Tac è obsoleto e presto verrà cambiato. Ma all’ospedale di Cairo d’ora in poi non verranno più effettuati gli esami urgenti e, in caso di necessità, i pazienti in arrivo al Punto di primo intervento verranno trasferiti a Savona e Pietra. Al San Giuseppe le indagini saranno limitate alla sola Tac cranio-encefalo senza contrasto per le visite programmate. È in estrema sintesi il contenuto di una lettera interna che il direttore della Struttura complessa di Radiologia dell’Asl, Alessandro Gastaldo, ha inviato pochi giorni fa al personale cairese, indicando nuove disposizioni. Il documento era riservato, ma è trapelato, innescando la polemica. «Siamo esterrefatti da questa ulteriore riduzione dei servizi – è il commento del presidente del Comitato sanitario locale Giuliano Fasolato -. L’obsolescenza della Tac è un problema vecchio e consolidato, non lo scopriamo oggi. Siamo arrivati al punto che, giustamente, qualche tecnico non si sente più di fare diagnosi su esami di bassa qualità. Tutto, nonostante le continue esternazioni stampa della Regione e la promessa che «il San Giuseppe di Cairo diverrà un’eccellenza per prestazione di servizi e che coprirà per il 90% le esigenze dei cittadini della Valbormida». Purtroppo, la maggior parte dei casi avviene in quel 10% e sempre in emergenza». Il gruppo di opposizione “Cairo in Comune” presenterà un’interrogazione, “Più Cairo” ha ricordato di aver già presentato più di un documento sul tema.
Gastaldo prova a smorzare i toni: «I requisiti tecnologici stanno cambiando: tra pochi mesi Cairo avrà la Tac più performante dell’Asl, è stato predisposto l’acquisto di un nuovo macchinario. A Cairo già da due anni non vengono eseguite Tac all’addome o altri esami di questo tipo. Non c’è alcun intento di depotenziare i servizi, andiamo ad adeguare il parco tecnologico. Oggi il San Giuseppe ha un tomografo computerizzato a 4 strati, che risale al 2006. Lo definiamo obsoleto, perché le macchine di ultima generazione sono ben più potenti. L’Asl ha già previsto di sostituirla: a giugno scatterà la gara tramite Consip, entro ottobre Cairo avrà una nuova apparecchiatura, che a quel punto sarà la più performante dell’Asl, perché sarà la più nuova». Il problema in questi mesi potrebbe riguardare il Punto di primo intervento, che lavora in autopresentazione. Ma Gastaldo precisa: «Con sintomi riconducibili a ictus o problemi neurologici non si va al Ppi, bisogna chiamare il 112, che indica che indica il percorso più adatto alla patologia».—