RISCHIO COMMISSARIAMENTO PER IL SERVIZIO DI IGIENE URBANA

«Il tempo a disposizione sta per finire. Se entro giugno il servizio di raccolta dei rifiuti di tutti i Comuni della provincia di Savona, capoluogo escluso, non sarà affidato a Sat, l’attività sarà commissariata e il servizio verrà sottoposto a una gara europea aprendo le porte ai privati. Non capiamo il motivo dell’ulteriore ritardo: siamo molto preoccupati».
È questo l’allarme che i sindacati Cgil, Cisl, Uil hanno comunicato, ieri, in un incontro in Provincia sul futuro dell’igiene urbana nel savonese. Il conto alla rovescia è partito: se entro 90 giorni non saranno completati i passaggi dell’affido, salterà in modo definitivo. L’affido diretto (in house) a Sat non potrà più essere effettuato e si aprirà la strada al subentro di soggetti privati per la gestione del servizio. Un epilogo, questo, che manderebbe all’aria il lavoro di due anni di sindaci e presidente della Provincia, mirato a preservare in mano al pubblico, con l’affido diretto a Sat, il servizio di raccolta rifiuti. «Il rischio del commissariamento è sempre più vicino – dicono Antonello Sangiovanni, Cgil, Danilo Causa, Cisl, Franco Paparusso, Uil-. Se qualche sindaco non è d’accordo con il percorso, che va avanti da mesi, sia chiaro e lo dica. Altrimenti si operi nel più breve tempo possibile per salvare il servizio pubblico e i suoi lavoratori». La replica è arrivata dal vicepresidente della Provincia, Massimo Niero. «Diamo piena garanzia ai sindacati – ha detto-. Stiamo procedendo nella direzione, condivisa da tutti, e stiamo terminando la sottoscrizione del nuovo statuto di Sat. Rispetteremo i tempi stabiliti, con la piena consapevolezza che l’affido all’azienda pubblica è garanzia di qualità per i Comuni e i lavoratori». Due i temi che hanno rallentato il percorso. Il primo è ormai superato: non tutti i Comuni erano d’accordo con il modello di servizio proposto nel piano industriale di Sat. Sono state apportate le dovute modifiche, permettendo alle singole realtà di individuare il modello di raccolta (porta a porta, mastelli) più idoneo al proprio territorio. Il secondo aspetto è il più spinoso: Sat appartiene, per l’80 per cento, al Comune di Vado Ligure. Difficile, quindi, trovare un equilibrio nella governance della società con gli altri Comuni savonesi. I tempi, per arrivare a un accordo, sono stretti: la palla passa, ora, in mano alla politica. —
s.c.