Si è preso quindici giorni di tempo il commissario delegato dal giudice del Tribunale di Ravenna che segue il caso dell’Aurelia Bis. Entro metà febbraio, studiati e valutati i carteggi, si saprà se la società Itinera (Gruppo Gavio) di Tortona potrà assorbire il 50% delle quote della Cmc di Ravenna, finita in concordato preventivo.
I due colossi dell’edilizia hanno in appalto i lavori dell’Aureli bis Albissola-Savona. In questi giorni salgono le pressioni verso l’azienda di Beniamino Gavio affinché rilevi l’altra metà delle quote, avendo interesse a chiudere l’infelice avventura della variante savonese e considerando che, secondo i tecnici, al compimento dell’opera manca solo un 17% e che l’intervento più delicato e basilare, ossia la realizzazione delle gallerie, si è conclusa nonostante mille traversie.
Da due mesi i lavori sono fermi nei cantieri delle Albisole e in quelli di Savona. Tutto bloccato in attesa, appunto, del parere del commissario. «Se il buon senso prevarrà fra le parti, non dovrebbero sorgere complicazioni all’acquisizione delle quote da parte di Itinera, chiudendo così una trattativa che consentirebbe la ripresa delle operazioni finali», spiega Francesco Balato, segretario provinciale Uil-Feneal. Anas, nel frattempo, ha ribadito di aver provveduto regolarmente al pagamento dei crediti certi ed esigibili nei confronti della cooperativa sulla quale grava una pesante crisi di liquidità. Tutti i committenti Cmc, salvo l’Anas appunto, continuavano a non pagare: di 136,7 milioni di euro di crediti arretrati che la società aspettava di incassare, causa del forte peggioramento della posizione finanziaria netta già nella semestrale del giugno 2018, sono arrivati solo 52 milioni di euro: i 50 milioni dell’Anas e poco altro.
Cifre che riguardano solo in parte l’Aurelia Bis Albisola-Savona perché Cmc è impegnata in altre grandi opere sia in Italia (Sicilia) sia all’estero. Sono sei le richieste di fallimento a carico della cooperativa cementisti. La situazione si è fatta critica a novembre, quando Cmc comunicò al mercato che non sarebbe riuscita a pagare la cedola sui bond. m.pi.
