
altare
C’è un nuovo pericolo che bussa alla porta di Altare, al confine con Pontinvrea e Cairo, alle spalle di Savona. A pochissimi giorni dal “no” della Provincia alla realizzazione del parco eolico Bric Surite, e di 6 nuove pale alte 180 metri sulle colline di Altare, ora gli abitanti tornano sulle barricate per bloccare anche il parco eolico “Pian del Melo”. Tecnicamente si tratta di un ampliamento di un progetto già esistente, il parco “Surite del Cuculo” vicino a località Kappa, ma di fatto porterebbe altre due nuove torri eoliche alte quasi 200 metri sulle alture del borgo. L’ipotesi ha accesso gli animi degli abitanti di tutta la Valbormida.
Del progetto Pian del Melo (polmone verde già in passato al centro di progetti legati a discariche) si discute da anni, ma soltanto venerdì il consiglio comunale di Altare ha approvato all’unanimità le osservazioni contrarie all’iter, che riguarda i Comuni di Cairo, Savona e Altare. Anche il Wwf ha inviato le sue osservazioni, lo stesso hanno fatto varie associazioni, tra cui il Comitato degli abitanti che si erano riuniti per il no al Bric Surite.
«Il progetto prevede due ulteriori pale da installare in successione, verso monte, alle due già esistenti tra Altare e l’inizio della strada per Montenotte –spiega il portavoce del gruppo Costantino Bormioli – i due nuovi aerogeneratori andrebbero quindi ad aggiungersi alle due pale dell’impianto eolico industriale Surite del Cuculo , situato a ridosso della provinciale sp12 in corrispondenza della rotatoria Altare-Montenotte-Ferrania». Quest’ultimo impianto, oltretutto, è già oggetto di un esposto: a presentarlo alcuni mesi fa era stato il Wwf, che aveva contestato l’eccessiva vicinanza delle pale alla strada. Negli atti il Wwf aveva evidenziato come non solo il fusto che sorregge la torre eolica, ma anche le pale, scorrano a meno di 150 metri dalla strada provinciale, praticamente sulla testa delle persone che frequentano la zona e delle auto che vi transitano. Oggi anche il Comune di Altare ha presentato osservazioni, al Pian del Melo, facendo notare che le due nuove pale andrebbero ad alterare il paesaggio e l’intero territorio.
«Avrebbero un enorme impatto ambientale e paesaggistico su quella che dovrebbe essere considerata un’arteria turisticamente pregevole per collegare la Valle Erro alla Valle Bormida e che si trova, tra l’altro, a pochi passi dalla Riserva Naturalistica dell’Adelasia – prosegue Bormioli- questa strada potrebbe essere considerata una “corniche” panoramica di costa sul modello delle arterie della Costa Azzurra. Di questo passo, unitamente agli impianti già presenti a Naso di Gatto e sul Monte Negino, sarà interamente immolata a mostri eolici di 200 metri d’altezza, i quali, a causa delle loro dimensioni, sommate all’altezza dei monti, sono e saranno sempre più visibili a decine di chilometri di distanza». —


