SAVONA. DA RIVEDERE IL PROGRAMMA DI RECUPERO CONCORDATO TRA COMUNE E PORT AUTHORITY

ERMANNO BRANCA
SAVONA
L’ex stazione di Miramare delle Funivie è pericolante e la Capitaneria ha ampliato la zona di divieto di navigazione intorno al sito industriale dismesso. Si tratta di un’area che dovrà essere recuperata a scopo turistico ma che la Soprintendenza ha chiesto in parte di salvaguardare come esempio di architettura industriale. Ora questo scenario potrebbe anche essere modificato alla luce del fatto che l’ex stazione di Miramare rappresenta un pericolo e che potrebbe collassare.
« L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale e il Comune di Savona informano che la Capitaneria di Porto di Savona ha emanato una nuova ordinanza che amplia l’area di interdizione nello specchio acqueo antistante l’ex terminal Funivie Miramare, già sottoposta a restrizioni fin dal 2016. Il provvedimento si è reso necessario a seguito del progressivo deterioramento delle strutture presenti sia in mare sia a terra per garantire gli standard di sicurezza per la navigazione e per la pubblica incolumità». Si legge in una nota dei due enti.
proseguono Comune e Authority: «Com’è noto, sull’area c’è un prioritario obiettivo, perseguito d’intesa tra AdSP e Comune di Savona, di recupero e riqualificazione che rientra nel più ampio masterplan “Nuovo Waterfront di Levante”, finalizzato a riconfigurare e restituire alla città una moderna zona costiera con interscambio previsto proprio nell’area delle ex Funivie. Su questo è in corso la progettazione oggetto di un protocollo di intesa sottoscritto a fine 2023 tra gli altri da Ministero dei Trasporti, Aspi, Autorità di Sistema Portuale e Comune di Savona che destina 20 milioni di euro per la riqualificazione dell’area delle ex Funivie». 
Le conclusioni degli studi tecnici più recenti, hanno infatti confermato la presenza di criticità strutturali su alcune opere a mare e su parti dei pontili, oggi in avanzato stato di deterioramento. Le verifiche hanno evidenziato ipotetiche problematiche non solo per le unità in transito, ma anche per l’interazione delle opere infrastrutturali con gli adiacenti spazi pubblici. L’ampliamento dell’interdizione coinvolge specificatamente un pontile in concessione destinato all’ormeggio di 39 imbarcazioni già ricollocate lungo i pontili nella zona di Santa Lucia e Torretta. —