In risposta alle recenti dichiarazioni del presidente e dell’amministratore delegato di IREN, l’Associazione Amici del Chiaravagna OdV, tra i primi firmatari del manifesto regionale “L’inceneritore non serve”, ha annunciato un volantinaggio che si terrà venerdì 21 novembre alle ore 10.30 in piazza Raggi, nei pressi della sede genovese della multiutility.

L’associazione contesta la prospettiva di un nuovo impianto di incenerimento dei rifiuti: “Non potendo contestare gli impatti sanitari di un cosiddetto “termovalorizzatore”, nel raccontare agli investitori i maggiori dividendi creati dal bruciare i rifiuti la dirigenza di IREN monetizza le nuove patologie che verranno generate dall’inceneritore; inoltre, sentendosi già sicura di poter vincere qualsiasi bando di gara, IREN di fatto blocca lo sviluppo dell’economia circolare della Liguria perché il vorace impianto che è nei loro piani dovrà essere contrattualmente alimentato con grandi quantità di rifiuti, impedendo una gestione virtuosa ed economicamente sostenibile del riciclo dei materiali”.

Il comunicato punta il dito anche contro la Regione Liguria e l’amministrazione comunale di Genova: ”Tutto questo avviene con il benestare della Regione Liguria, che da decenni prepara questa situazione, e con Assessora al ciclo dei rifiuti e Sindaca di Genova che, in particolare sulla mancata realizzazione dell’impianto di trattamento meccanico biologico (TMB) a Scarpino nonostante le stellari spese sostenute per poterne avviare la costruzione, parlano con le stesse parole di IREN”.

«Come cittadini, ci troviamo di fronte al fallimento del modello gestionale basato sulle multiutility, inizialmente propagandato come strumento di efficientamento – si legge nella nota –. Constatiamo infatti come siano saltati tutti gli strumenti di pianificazione a tutela dell’interesse dei cittadini contribuenti; anche e soprattutto in questo ambito, il primato della politica è superato da quello della speculazione ma qui a rimetterci non sono solo le finanze ma anche la salute per i prossimi, almeno, trent’anni. Su questi amministratori ricadrà ogni colpa».

Il volantinaggio di venerdì sarà dunque un momento di protesta pubblica, con l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza sui rischi legati all’incenerimento dei rifiuti e ribadire la necessità di puntare su un’economia circolare realmente sostenibile.
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