CAPITOLO FINALE SULLA VICENDA GIUDIZIARIA DELLO SFALCIO DEL VERDE

savona
Arrivata l’ora dei patteggiamenti per il procedimento legato all’accusa di corruzione, turbativa d’asta e falso ideologico che aveva travolto a vario titolo alcuni tecnici della Provincia di Savona in merito a due lotti della gara europea per lo sfalcio del verde. Andrea Tessitore, funzionario della Provincia, ha patteggiato tre anni, sostituiti con lavori di pubblica utilità e per lo stesso periodo gli è stata comminata l’interdizione dei pubblici uffici e il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione. La Provincia dovrebbe formalizzare nei prossimi giorni il provvedimento di licenziamento. Claudio Sardo, il capocantoniere che ha fatto da tramite tra Tessitore e le ditte coinvolte nel procedimento, ha patteggiato due anni e quattro mesi. Anche qui sostituiti con lavori di pubblica utilità e interdizione ai pubblici uffici. Giuseppe Rizzi (amministratore di fatto della ditta Green srl), ha accettato un patteggiamento quasi con le stesse modalità di Tessitore (3 anni e interdizione dai pubblici uffici e divieto di contrattare con la pubblica amministrazione). Non luogo a procedere per Giuseppe De Grecis (legale rappresentante della ditta omonima e Ma.Verde), in quanto durante il procedimento è emerso come la turbativa d’asta era stata organizzata dal fratello Luigi. Costui è stato condannato a sei mesi. Infine il geometra della Provincia, Roberto Bottazzi ha patteggiato otto mesi per falso, pena sospesa. Anche per lui possibili provvedimenti da parte della Provincia. Il procedimento, coordinato dal pm Luca Traversa, concerneva la gara europea per l’affidamento del servizio di sfalcio erba per l’anno 2024 (Appalto 2160 – importo complessivo 319mila euro), nell’ambito della quale risultava turbata l’assegnazione di due dei dodici lotti. In sostanza affidate alle ditte coinvolte attraverso una turbativa d’asta. Sardo ha fatto da tramite tra le ditte e Tessitore per fare in modo che i lavori andassero assegnati a loro. Alcuni lavori sarebbero stati fatti da Sardo stesso con l’utilizzo di personale e strumentazioni della Provincia. m.ram. —
