Non passa l’emendamento dei 5Stelle in consiglio comunale sulla convenzione della sede di Aias che prevede il pagamento di una rata di 5.500 euro annui per il diritto di superficie dei prossimi 25 anni. L’assessore Silvio Auxilia ha spiegato come si è arrivati a quantificare la somma di 5.500 euro che l’associazione dovrà pagare annualmente per il diritto di superficie, cambiando l’attuale convenzione che non prevede rate annuali di pagamento.
Il Comune ha chiesto una stima del valore del diritto di superficie della struttura, quantificato in 890 mila euro, basandosi sulla concessione di ulteriori 25 anni. “Data la condizione della struttura – ha spiegato Auxilia – saranno necessari lavori stimati in 387 mila euro (Iva compresa), di cui si farà carico l’associazione. La concessione ad Aias scade tra quattro anni e, parametrando il valore sul periodo si arriva a 747 mila euro, a cui sottrarre i lavori che Aias realizzerebbe: resterebbero quindi 360 mila euro che l’associazione dovrebbe corrispondere.”
La normativa prevede che per enti e associazioni che svolgono attività meritorie per la collettività sia possibile un abbattimento del 70%, per cui resterebbero 108 mila euro; da questa cifra è stata così quantificata la rata di 5.500 euro annui a carico di Aias per i 25 anni di concessione.
“Il nostro emendamento – ha spiegato Federico Mij del Movimento 5 Stelle – chiede di azzerare il canone di concessione da 5.500 euro l’anno a zero, visto che il regolamento richiamato in delibera prevede il comodato d’uso. La concessione originale del 1971 e il rinnovo del 2004 erano a titolo gratuito, quindi, anche in vista dei lavori, ci sembra giusto che resti a titolo gratuito. Per questo chiediamo l’ammissibilità dell’emendamento.” L’emendamento è stato bocciato.
“Come già spiegato – ha detto il sindaco Russo – abbiamo approcciato questa vicenda con il massimo impegno. La pratica è stata costruita su presupposti giuridici che gli uffici ci hanno consegnato. Se fosse stato possibile riconoscere la gratuità del diritto di superficie, naturalmente lo avremmo fatto: non sarebbe stato necessario un emendamento. Gli uffici hanno spiegato nel parere che non era consentito. Il diritto di superficie costituisce un diritto sul bene che dà sull’immobile un diritto pieno da parte dell’associazione; diritto di superficie e comodato sono due aspetti diversi. Non stiamo compiendo un atto politico, ma un atto che deve tradursi in un atto giuridico formale.” Il sindaco ha così chiesto di prendere atto del pare e di discutere direttamente la pratica”. Il diritto di superficie (a differenza della concessione che attualmente regola i rapporti tra Comune e Aias) è una forma giuridica che permette di accedere a finanziamenti e mutui.
Sulle posizioni del Comune non si sono trovati d’accordo i consiglieri di opposizione che hanno sostenuto la necessità di azzerare il canone. “Non stiamo rinnovando il vecchio rapporto giuridico – ha detto la consigliera Daniela Giaccardi di PensieroLibero.zero – ma stiamo costituendo un contratto che può essere gratuito a tutti gli effetti”.
“Come gruppo, siamo a favore dell’emendamento – ha spiegato Massimo Arecco di Fratelli d’Italia – La Regione tiene moltissimo a istituzioni come questa, del resto eroga cifre importanti a favore dell’associazione: da quanto mi hanno riferito, siamo intorno ai 700 mila euro. Direi che si potrebbe aprire un ulteriore livello di dialogo per migliorare il rapporto con la Regione e l’erogazione dei fondi a favore di Aias, per cui la Regione è disponibile, come mi è stato riferito direttamente dall’assessorato.”“Sarebbe un atto non irrilevante sconfessare il parere degli uffici dell’ente che hanno espresso un parere legale – è intervenuto il consigliere Luigi Lanza di Sinistra per Savona – Noi possiamo anche decidere di votare l’emendamento, ma credo che, anche a tutela della stessa Aias, sarebbe più prudente avere tutte le garanzie del caso.”
A sostegno della posizione del Comune sono intervenuti i consiglieri Roberto Besio e la capogruppo del Pd Alessandra Gemelli. “Questo è un accordo che è stato condiviso con Aias – ha specificato l’assessore Riccardo Viaggi – questo è un primo passo e di passi ce ne saranno ancora tanti e ci sarà supporto non solo dal Comune di Savona ma anche da altri Comuni. La volontà di chiuderlo oggi è per questo elemento che è fondamentale”.La pratica del Comune è passata con l’astensione dei 5Stelle e i voti favorevoli di maggioranza e degli altri gruppi di opposizione, con 26 voti a favore e 2 astenuti.
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