Mirri sbarra la strada al termovalorizzatore e spiazza i possibilisti

Termovalorizzatore, «il Consiglio comunale di Carcare si è già espresso sull’assoluta contrarietà a tale impianto, Mirri dimostri coerenza». L’accusa della minoranza carcarese scatena un effetto domino, tanto che il primo cittadino di Carcare, a margine della recente Assemblea dei sindaci del Distretto socio sanitario, è stato “costretto” a dichiarare formalmente la contrarietà all’impianto.
Mettendo in difficoltà il fronte dei sindaci favorevoli o, comunque, possibilisti. L’impressione, infatti, era che Mirri potesse fornire una sorta di “spalla” bipartisan al fronte dei sindaci Lambertini, Dotta, Garofano (centrodestra) del Tavolo tecnico, nonché al presidente della Provincia, Olivieri, favorevoli a valutare l’ipotesi Cairo se fossero migliorate le condizioni ambientali. E per questo Mirri era stato criticato dallo stesso Pd di cui fa parte.
La minoranza carcarese guidata da Alessandro Ferraro ha fatto però notare come «prima Mirri, allora in minoranza, nel settembre 2023 presenta una mozione contraria, votata all’unanimità dal Consiglio. Quindi, diventato sindaco, vota con gli altri sindaci un documento nuovamente contrario. Poi però chiede un tavolo tecnico per approfondire. Quindi ospita a Carcare una riunione con gli altri tre sindaci del Tavolo tecnico dove è evidente l’apertura. Ma il Consiglio di Carcare ha già detto no all’unanimità e da lì non si torna indietro».
Ma allo stesso modo, la minoranza di Carcare, sostenendo la posizione contraria presa dal Consiglio quando era da loro governato, entra in conflitto con il centrodestra regionale, di cui essi stessi fanno parte, che invece è favorevole all’impianto. Non a caso, significativo per capire il clima che aleggia su questa vicenda, è che, ufficialmente, nell’Assemblea dei sindaci, di termovalorizzatore non se ne sarebbe nemmeno parlato. Così come, secondo indiscrezioni, nel “non parlarne”, si è provato a presentare una bozza di documento per individuare il successivo step, che è stato, però, subito ritirato. Da decidere, in sostanza, se proseguire il percorso del Tavolo tecnico per individuare cosa mettere su piatto della bilancia come richieste e compensazioni. Ma l’estrema indecisione della maggioranza dei sindaci, nonché la situazione ormai “blindata” del Comune di Carcare, avrebbe fatto abortire la discussione.m.CA. —
