
” Cuccioli nel bosco, il sindaco è furioso «Voglio trovare chi li ha abbandonati»
l’indagine
Luisa Barberis / Cosseria
«Faremo indagini, ci siamo rivolti ai carabinieri forestali per individuare i responsabili. Buttare dei cagnolini nel bosco è sadismo, un gesto deprecabile. Noi invece vogliamo rimanere umani e far trionfare altri valori: il Comune pagherà le spese di chi si prende cura dei piccoli in questi primi momenti».
Il sindaco di Cosseria, Roberto Molinaro, ora vuole giustizia per i cagnolini, tre meticci appena nati, che domenica sono stati chiusi in sacco della spazzatura e buttati nel bosco. Avevano ancora il cordone ombelicale attaccato, ma sono stati trattati come fossero spazzatura. Uno è morto di freddo, perché è scivolato fuori dal sacco ed è rimasto solo. Gli altri due sono stati salvati da un escursionista.
Ora il sindaco Molinaro spera di arrivare a chi li ha abbandonati: «I cani sono stati trovati in località Rossi grazie al coraggio di Fabio, un escursionista nostro concittadino, che ha chiesto aiuto. Il territorio del Comune è molto esteso, ma invito chiunque abbia informazioni a farsi avanti. Questa non è la Cosseria che voglio amministrare: ci sono altri modi per rinunciare alla proprietà di animali, senza condannarli a una morte certa. Esistono i canili e il Comune è convenzionato, si può venire da noi amministratori e parlare. Chi non può tenere animali ha altre possibilità, i gesti creduli e insensati non sono accettati. Ora speriamo che i cagnolini possano trovare presto una famiglia pronta ad accoglierli e a donargli l’amore che meritano. Un ringraziamento sincero a chi ha trasformato un atto di crudeltà in speranza».
La buona notizia è che i due cuccioli sopravvissuti crescono ogni giorno. I volontari delle ambulanze veterinarie Italia li hanno chiamati Eddie e Crash, come i personaggi del cartone “L’era glaciale” e li hanno affidati a una balia, che ogni due ore li nutre con il latte.
«La situazione è ancora delicata, perché hanno pochi giorni, ma i cagnolini crescono – spiega Jimmy Dotti, responsabile delle ambulanze veterinarie – Praticamente sono già il doppio di quando li abbiamo trovati. Ormai siamo alla follia, noi volontari ogni giorno incappiamo in abbandoni di gattini, cani, altri animali. La gente li prende e li lascia come fossero giocatoli. È molto dura, serve un segnale
