La rabbia dei residenti «Le case deprezzate Addio a bar e negozi»


le testimonianze
«Un tempo, qui, davanti alla nostra piccola scuola, c’era un parco giochi, con un bel prato e un’oasi canina. Ora vediamo solo un cantiere desolato. Sopportiamo senza avere avuto alcun vantaggio». Alessandro Manzi abita nel quartiere della Rusca e sta andando a prendere a scuola i figli. «Una situazione pesante- dice-. Il quartiere ha risentito in modo pesante di questa situazione». D’accordo anche altre due signore, Valentina e Sara: «Le case si sono svalutate – dicono-. Vivere qui è pesante: le auto sfrecciano, il marciapiede è inesistente». Matteo Torrente è amareggiato: «Sono le solite cose all’italiana. Possibile che un cantiere vada avanti da vent’anni?». 
Ancora maggiore la rabbia dei residenti di via Turati. «Per scendere in città – dice Marilena Grimaldi- siamo costretti a percorrere una scaletta in tubi innocenti pericolosa e al buio. Il quartiere si è desertificato: hanno chiuso tutti i negozi e i bar. C’è solo una latteria». Isabella Siri lamenta la sporcizia. «Intorno alle scalette – dice- ci sono rifiuti ed erbacce. Una situazione di degrado inaccettabile. Vorremmo almeno avere una scaletta dignitosa e non pericolosa per raggiungere la città. E magari un potenziamento, nelle ore di punta, del bus 15, la nostra salvezza».
Anche qui, le abitazioni hanno perso valore commerciale, affitti compresi. «Per me, che cercavo una casa in affitto, è andata bene – dice Ayyoib Mhamdi-. La spesa in via Turati è inferiore rispetto ad altri quartieri». —