
Convivere con il cantiere Vent’anni di Aurelia bis I disagi da Savona a Luceto
il racconto
Silvia Campese / savona
«Ho settant’anni, ma sono sicura che l’Aurelia bis non la vedrò mai finita. In compenso, ho vissuto – e vivrò ancora- tutti i pesantissimi disagi causati da questo cantiere infinito».
È appena scesa del bus numero 15 la signora Isabella Siri, una residente di via Turati, uno dei quartieri più belli di Savona, con vista sul mare: oggi affacciato sul tracciato dell’opera. Ma le sue parole non valgono solo per via Turati. Sono le stesse di tutti i cittadini delle zone e dei quartieri, da Savona ad Albisola passando per Luceto, che abitano lungo il cantiere dell’Aurelia bis. Corso Ricci, via Schiantapetto, Grana.
Sono precipitati, ancora una volta, nello sconforto i residenti che dovranno fare i conti con l’ulteriore proroga del cantiere. Se, solo un anno fa, si vedeva la luce in fondo al tunnel (l’inaugurazione dell’opera era prevista per la primavera del 2026), ora la speranza che l’Aurelia bis sia completata è slittata in avanti. Se tutto andrà bene, è stato detto al recente incontro a Genova con Anas, con il commissario dell’opera Matteo Castiglioni e con il viceministro ai trasporti, Edoardo Rixi, il taglio del nastro ci sarà a fine 2027. L’attuale impresa, che sta portando avanti i cantieri nelle province di Savona e La Spezia, ha problemi economici e l’appalto potrebbe essere revocato dai giudici tra poche settimane. Probabilmente subentrerà la seconda impresa in graduatoria: se sarà così, i lavori riprenderanno nella primavera del 2026. A mancare è una piccola porzioni dell’opera: meno di un terzo. Ma le previsioni parlano di fine lavori non prima del dicembre 2027. Altri due anni. Sempre che non succeda qualche altro disguido. I cittadini sono esausti. Convivere con un cantiere, che ha stravolto il paesaggio senza portare vantaggi ma solo pesantissimi problemi, è un incubo. Lo è ancora di più se si pensa ai numeri: dell’infrastruttura si è iniziato a parlare nel 1994. Il progetto definitivo è del 2001 e i soldi sono arrivati, con l’avvio dei lavori, nel 2007. In tutto si tratta di 5 chilometri e 4 gallerie per una spesa di oltre 200 milioni di euro: quasi 40 milioni a chilometro. «Abbiamo chiesto l’impegno di Anas affinché, nonostante l’ulteriore ritardo, proceda con la mitigazione nei quartieri attraversato dal cantiere – ha detto il sindaco di Savona, Marco Russo-. Abbiamo chiesto l’intervento di pulizia e sfalcio nelle aree interessate, nuova asfaltatura, opere per convogliare le acque piovane, nuova illuminazione. A breve, poi, farò un incontro con i cittadini di via Turati e di via Schiantapetto per ascoltare eventuali, ulteriori urgenze». —
