A breve vi dirò se lascio ruolo di vice”

Luca de Carolis

Il Consiglio nazionale che per molti Cinque Stelle fa rima con resa dei conti – politici, certo – si terrà questa mattina. Ma nell’attesa Chiara Appendino ha già fatto un’altra mossa. Sostenendo nella chat coi colleghi deputati che il suo intervento polemico di martedì in assemblea congiunta era “necessario, per aprire finalmente un confronto interno” e che ventilando dimissioni da vicepresidente non voleva dare solo un segnale: “Ho messo in gioco il mio ruolo, e a breve vi dirò la mia decisione a questo riguardo”.
Parole che non avranno sorpreso Giuseppe Conte, con cui giovedì l’ex sindaca di Torino ha avuto una lunga telefonata. Pacata nei toni, ma infruttuosa nella sostanza, perché ognuno è rimasto sulle proprie posizioni. E lo confermano le interviste di ieri dei big, tutti a difesa della linea di Conte, con la vicaria Paola Taverna particolarmente severa su La Stampa (“Quelle cose doveva dirle nella sede opportuna, ossia il Consiglio nazionale”). L’ex sindaca non ha ovviamente gradito. E chissà se lo dirà nella riunione di oggi del Politburo del Movimento – di cui Appendino fa parte – che l’ex premier ha convocato per risponderle (anche se qualche dirigente gli aveva consigliato di evitare). Stando alla sensazione diffusa, risponderà in modo dritto e “franco” all’ex sindaca, che nella congiunta di martedì aveva esortato i suoi a non schiacciarsi sul Pd e a non “autoassolversi”, spiegando che lei l’alleanza con i dem in Toscana non l’avrebbe fatta, e mettendo sul tavolo il suo ruolo di dirigente, peraltro già in scadenza visto che la prossima settimana Conte verrà rivotato presidente e tutti i cinque vice andranno rinominati. “Dobbiamo rimetterci tutti in discussione, io per prima” aveva detto Appendino. E a molti era parso più che altro un modo per aprire il dibattito. Ma con il passare delle ore l’opzione delle dimissioni ha preso quota. Come lei stessa ha spiegato nella chat dei deputati, dove ha ribadito (in sostanza) che “bisogna andare oltre l’auto-assoluzione”. Insomma, discutere dei risultati del M5S nelle ultime votazioni regionali, partendo dal 5 per cento nelle Marche per passare al 6 e qualcosa in Calabria e arrivando al 4,3 in Toscana di pochi giorni fa.
In chat l’ex sindaca si è poi lamentata perché scampoli del suo intervento in assemblea erano stati riportati il giorno dopo sul sito di Repubblica. “Non mi aspettavo che qualcuno lo facesse uscire, è stato brutto” ha scritto. Ma ora il punto per tutti è capire dove possa e voglia arrivare. “Qualche settimana fa avrebbe potuto candidarsi contro Conte per la presidenza” è la riflessione che arriva anche dai piani alti del M5S. Ma sarebbe stata una sfida impari. Così in diversi pensano che l’ex sindaca cerchi di ritagliarsi un suo spazio politico, parlando a quella parte di base che ha deglutito come una medicina gli accordi con i dem. Magari in attesa di capire cosa sarà da qui a medio termine del campo largo, e dei suoi leader. Dietrologie, forse. O magari no.