
I 5 Stelle candidano assessori, consiglieri ed ex parlamentari
Niente tempi supplementari, niente alibi. In Campania sarà partita da dentro o fuori, e allora i Cinque Stelle hanno ragionato come un partito. Basta con la valanga di attivisti benedetti dai clic, dentro gli eletti, quelli con esperienza e – sperano – un bacino di voti. Ossia i consiglieri regionali uscenti, un assessore e un consigliere comunale a Napoli, due ex parlamentari, consiglieri municipali, più una giurista e un giornalista come esterni per cercare consensi più larghi. La lista per le Regionali racconta la metamorfosi urgente del M5S, chiamato ad affidarsi alla propria classe dirigente, insomma a scommettere su se stesso per sostenere il suo candidato. Cioè quel Roberto Fico che da un lato si ritrova le destre che reclutano deluchiani e fanno incetta di amministratori locali – oggi il forzista Fulvio Martusciello presenterà “i nuovi ingressi” nel partito –; dall’altro sempre lui, Vincenzo De Luca, che fa ancora il sarcastico: “Siamo in una fase politica complicata e triste, ma io controllo, il capotavola non è alla testa del tavolo, ma dove sto seduto io”.
Così l’ex presidente della Camera deve ricordarlo: “La mia legittimazione viene da tutte le forze politiche e le liste civiche che mi sostengono come presidente, non c’è bisogno di ulteriore legittimazione”. In questo clima, ci sono anche i refoli da Roma. Con i parlamentari che sperano nel 10 per cento della lista campana, anche se più d’uno sostiene che Conte auspichi il 15: e siamo al metafisico, visto che la civica di Fico drenerà di sicuro voti al M5S. Mentre c’è chi sussurra contro Chiara Appendino, “rea” di aver chiesto in assemblea un Movimento più autonomo dal Pd: “Non doveva dirlo a ridosso della Campania”. Nell’incertezza, il M5S annuncia la sua lista, che domani verrà votata dagli iscritti. E si può partire da Napoli, dove capolista sarà l’assessore comunale alle Politiche sociali Luca Fella Trapanese, padre single, che ha realizzato vari progetti legati alla disabilità. Dietro di lui il consigliere comunale Salvatore Flocco, con una delega alla Protezione civile nella città metropolitana, e un veterano come Luigi Gallo, deputato per due mandati. Più sotto uno dei consiglieri regionali, Gennaro Saiello (derogato, dopo due mandati). Gli altri due uscenti sono Vincenzo Ciampi, capolista ad Avellino – dove è stato sindaco – e Michele Cammarano, l’altro derogato, capolista a Salerno. Invece a Caserta corre l’ex senatore Fabio De Micco, che nel 2021 uscì dal M5S per aver votato contro il governo Draghi, rientrando l’anno seguente. Con loro ex consiglieri e assessori comunali, e due esterni: la giudice di pace Rosa Volpe e il giornalista di Canale 9 Gennaro Coppola. Assenti i coordinatori locali, rimasti fuori per garantire la terzietà delle scelte. Per il coordinatore regionale Salvatore Micillo va bene così: “Abbiamo sentito i territori, puntando su competenza, impegno e coerenza”. Sperando che basti.
