
Alessandra Todde resta presidente della Regione Sardegna: la Corte costituzionale ha annullato la parte dell’ordinanza di dicembre 2024 con la quale il Collegio di garanzia elettorale della Corte d’Appello di Cagliari aveva comunicato al Consiglio regionale la decadenza dell’esponente del M5S e con lei dell’intera assemblea. Rimane la multa di 40 mila euro per le irregolarità secondarie, mentre si profila un punto interrogativo sull’opportunità che il ricorso contro la decadenza bocciato dal tribunale civile, che aveva confermato le tesi del Collegio, venga riesaminato dal giudice dell’appello.
Todde supera l’ostacolo giudiziario per due ragioni: come organo dello Stato, il Collegio di garanzia non ha titolo a imporre la sanzione della decadenza al Consiglio regionale, quindi ha “esorbitato dai suoi poteri” e sussiste il conflitto di attribuzione fra enti. L’altra è questa: nell’ordinanza e, successivamente, nella sentenza del tribunale civile viene contestato alla presidente Todde di aver depositato un rendiconto delle spese elettorali difforme da quello reale, cioè il rendiconto della coalizione e non quello delle spese individuali. Di conseguenza, spiegano i giudici delle leggi, un rendiconto c’era e non poteva esserne contestata la mancanza. Era stato lo stesso Collegio infatti, come ricorda la sentenza, a specificare “che non è stato affatto contestato il mancato deposito della dichiarazione di spesa e rendiconto”. Quindi non si poteva (e non si doveva) applicare la sanzione massima della decadenza se un documento, per quanto improprio, era stato consegnato. Esattamente la tesi sostenuta al processo civile dalla Procura e dai difensori della presidente.
La Consulta lascia aperta la porta a una “riqualificazione dei fatti” da parte del giudice ordinario, ma partendo da un’ordinanza depurata dall’ipotesi di decadenza. In altre parole, Todde “pur nella gravità delle fattispecie riscontrate” dovrebbe cavarsela con una sanzione minore, una nuova multa, che a questo punto sarà decisa dal Consiglio regionale. La notizia è stata accolta con toni trionfali nel Campo largo: Giuseppe Conte dice di essere stato “sempre certo” che Todde non rischiasse la decadenza, mentre la presidente – che ha convocato una conferenza stampa per questa mattina – conferma di aver “costantemente seguito la strada della fiducia nella giustizia e nelle istituzioni”.
