Savona in piazza

Sono stufa anch’io, ma non per gli stessi motivi di chi si lamenta delle manifestazioni.

Io sono stufa di sentire gente che confonde la democrazia con la propria comodità quotidiana.

Sono stufa di chi urla al “fascismo” quando qualcuno scende in piazza, dimenticando che il fascismo vero erano manganelli, carcere e censura.

Chi manifesta non lo fa per impedirti di prendere un treno: lo fa per ricordarti che altrove muoiono bambini sotto le bombe, e che il nostro silenzio pesa quanto i missili.

Il problema non è la piazza, ma l’indifferenza.

E poi la solita favola dei “capi che ingrassano”. La politica strumentalizza? Certo, lo fa sempre. Ma c’è differenza tra chi almeno alza la voce e chi invece abbassa lo sguardo per non vedere.

Gli scioperi e i blocchi hanno fatto la storia di questo Paese. Senza quelle lotte, oggi non parleremmo neppure di libertà, perché non l’avremmo.

Ecco perché trovo ipocrita dire: “Io sono libera solo se tu stai zitto”.

La vera libertà non è a senso unico. È fatta di disagi, di conflitti, di voci diverse.

Ed è proprio questo che ci distingue da chi, un tempo, decideva chi poteva parlare e chi no.