Aurelia bis, l’impresa verso l’esclusione Anas: «Via all’iter per revocare l’appalto» ” Il progetto sta per compiere 25 anni I 5 chilometri più lunghi di sempre


Giovanni Vaccaro 
«Non abbiamo perso tempo. L’impresa Ici ha concretizzato la cessione di alcuni rami d’azienda. Nonostante ciò, nelle settimane successive, non si sono registrati segnali di ripresa del cantiere, come accertato dalla direzione lavori di Anas. Così, a procedura completata, sono state inviate formali contestazioni all’appaltatore. Sono pertanto allo studio le soluzioni finalizzate alla revoca dell’appalto». 
Le parole tanto attese sono finalmente arrivate. Revoca dell’appalto ad Ici significa uscire dalle sabbie mobili del cantiere bloccato. Con appena la miseria di mezza dozzina di operai rimasti in servizio, attendere oltre è perdere tempo. Così, dopo l’annuncio del viceministro Rixi, le parole dell’Anas che conferma di aver avviato la revoca dell’appalto per l’Aurelia Bis tra Savona e Albisola, non possono che suscitare soddisfazione da parte dei sindaci di Savona e della Albisole e soprattutto dei cittadini. 
Il commissario straordinario, Matteo Castiglioni, ora è intervenuto dopo le polemiche innescate dall’annuncio del viceministro Edoardo Rixi cui sono seguite nei giorni scorsi le accuse del sindaco di Savona Marco Russo («persi altri 9 mesi inutilmente, ci sentiamo presi in giro»). 
«Gli ultimi mesi, caratterizzati da forti rallentamenti e fermi del cantiere, sono stati condizionati dalla procedura di ricomposizione del debito dell’impresa Ici presso il Tribunale di Roma, avviata a luglio del 2024 per risolvere una situazione di grave crisi finanziaria – spiega -. La procedura era un passaggio essenziale per il riassetto finanziario dell’azienda, anche attraverso la vendita di alcuni asset societari, per il regolare prosieguo del cantiere. In tale contesto, comunque, la continuità dell’appalto, pur a regime molto ridotto, è stata garantita da Anas e dalla struttura commissariale, attivando gli strumenti sostitutivi per la tutela di subappaltatori, fornitori e maestranze».
Parole che hanno ovviamente soddisfatto i sindacati. «Da mesi sollecitavamo chiarezza per capire se Ici fosse in grado di proseguire l’opera oppure no – commenta il segretario della Filca-Cisl, Andrea Tafaria -. Siamo felici di aver dato una scossa ad una situazione di totale assenza di certezze nei confronti dei lavoratori che spesso hanno ricevuto lo stipendio in ritardo. Non è il nostro lavoro entrare nelle vicende di Ici, il nostro compito è quello di chiedere ad Anas e al commissario di garantire la salvaguardia occupazionale per i lavoratori nel caso in cui dovesse subentrare una nuova azienda». 
Nelle due Albisole qualcuno immaginava un epilogo del genere. «Finirà che manderemo i nostri cantonieri e completeremo noi l’Aurelia Bis», ironizza il sindaco di Albissola Marina, Gianluca Nasuti. Concorda, e resta in speranzosa attesa, il collega di Albisola Superiore, Maurizio Garbarini. 
«Mi chiedo piuttosto se qualcuno avesse verificato lo stato di Ici anche prima di iniziare questa ultima odissea – riprende Nasuti – Perché qualche spiffero, di una situazione non rosea, si percepiva già. Io personalmente mi sono insediato nel 2009, pochi mes i prima che iniziasse questo infinito cantiere, e in tutti questi anni ne ho viste e sentite di tutti i colori senza mai arrivare ad un punto finale. A questo punto spero che la revoca, se si concretizzerà davvero, non comporti una nuova gara, che sarebbe troppo lunga, ma un avvicendamento dell’impresa. A noi interessa solo che l’opera si completi. E come altra nota negativa segnalo che in questi anni persi non sono stati neppure affrontati i nodi che ancora vanno sciolti sul progetto. Potevamo farlo, almeno capitalizzando questo stop, e invece l’abbiamo sprecato perché ad ogni mia richiesta Anas ha risposto in modo evasivo. Comunque ora speriamo di essere davvero alla vigilia dell’uscita dalle sabbie mobili».