“Abbiamo perso nove mesi” Aurelia Bis, la rabbia dei sindaci

MASSIMO PICONE
«Stiamo studiando con Anas per procedere con la revoca dell’appalto a Ici e capire se un’altra azienda subentrerà. Circa il 20-25% dell’Aurelia Bis è ancora da realizzare ed abbiano faticato, perché l’azienda non procede alla conclusione dell’opera». Così il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi, intervenendo ai margini dell’80° anniversario dell’Unione Industriali di Savona, sullo stallo dei lavori dovuto alla crisi economica che attraversa l’azienda appaltatrice Ici di Roma L’annuncio ha scatenato ovvie reazioni.
Il sindaco di Savona, Marco Russo, ribatte: «Dichiarazioni che lasciano sconcertati. Innanzitutto, perché non si è sentita la necessità da parte del viceministro Rixi di condividere questa ipotesi con i sindaci del territorio, come invece sarebbe stato opportuno, lasciando che la apprendessero da dichiarazioni pubbliche. La seconda ragione è ancora più grave. Per molti mesi c’è stata chiesta pazienza, nonostante il cantiere fosse sostanzialmente fermo, spiegando che vi era pendente una procedura in tribunale per rimettere l’azienda appaltatrice in condizioni di operare. Siamo stati rassicurati che le cose stavano procedendo per il meglio e, prima dell’estate, ci era stato detto che la procedura si era conclusa positivamente e che a settembre i lavori sarebbero ripresi. Per queste ragioni non abbiamo alzato la voce e abbiamo seguito con apprensione gli sviluppi. Ora scopriamo che la crisi è ancora acuta, al punto da ipotizzare la revoca dell’appalto. Adesso il territorio si sente preso in giro: sappiamo bene che queste procedure sono complesse, ma se il criterio non era adeguato a rimettere in condizioni l’azienda di operare si doveva intervenire prima, evitando di perdere inutilmente quasi nove mesi». «Oramai, e non da oggi, non mi fido più di quanto affermano i dirigenti di Ici (Italiana Costruzioni Infrastrutture, ndr.). Sono passato per pessimista e guastafeste quando, da tempo immemore, ravvisavo dubbi sulla consistenza dell’azienda. Se il viceministro ha detto che sta studiando con Anas (concessionaria della superstrada) come procedere per la revoca dell’appalto, saprà bene quanto ha affermato», così Gianluca Nasuti, sindaco di Albissola Marina, sull’inattività della Albisola Superiore (Grana)-Savona/corso Ricci, lunga 5,2 chilometri, giunta per tre quarti della sua realizzazione e costata finora 273 milioni di euro di fondi pubblici. «Su questa vicenda posso dire che sono sconfortato. Forse non bisognava affidare i lavori alla Ici. Adesso l’importante che si finisca la tangenziale, poco importa come. Intorno a questa vicenda, c’è una gran confusione. Ici ce ne ha raccontate in tutte le versioni. Le amministrazioni comunali sono sempre rimaste ai margini, seppur i nostri territori siano pesantemente coinvolti dall’opera», ha concluso Nasuti. Dall’altra sponda del torrente Sansobbia, il sindaco di Albisola Superiore Maurizio Garbarini preferisce rinviare le dichiarazioni dopo aver sentito il ministro. Quando e se sarà aperta l’Aurelia Bis, l’impatto sul traffico pesante sarà notevole anche per l’entroterra del levante savonese. Il sindaco di Stella, Andrea Castellini, aggiunge: «La variante è un’opera necessaria per tutto l’hinterland intorno al capoluogo e andrà ad interessare i porti di Savona e Vado Ligure con percorsi che eviteranno i tanti problemi che registriamo tutti i giorni. Indispensabili il ribaltamento del casello di Albisola e la realizzazione di quello di Bossarino». Il presidente della Provincia, Pierangelo Olivieri, specifica: «Non abbiamo competenze in materia, ma dopo due incontri con lo stesso Rixi si sperava di trovare un “escamotage” per la ripresa dei cantieri con il subentro di terzi all’Ici. Anas e ministero devono definire la questione dell’appalto senza indugi e riaprire presto i cantieri». —
