Flotilla, Music for Peace lascia la missione «Costruiamo un nuovo corridoio via terra»

la mobilitazione
Alessandra Rossi
Music for Peace lascia la missione della Global Sumud Flotilla per avviare le procedure necessarie all’apertura di un corridoio umanitario via terra. Pur continuando a sostenere l’iniziativa, la ong genovese «ha scelto di intensificare le proprie azioni concrete per garantire che gli aiuti possano raggiungere chi ne ha più bisogno – si legge nella nota stampa – Per questo il presidente Stefano Rebora, dopo un’attenta riflessione e in pieno accordo con la Global Sumud Flotilla, rientrerà a Genova», la spiegazione, per «sollecitare una nuova fase del progetto, rafforzando le azioni concrete di sostegno alla popolazione palestinese». Intanto la missione umanitaria approda in consiglio regionale, con il centrosinistra che chiede alla giunta Bucci di esprimere solidarietà agli attivisti partiti per verso Gaza via mare. La richiesta arriva attraverso un ordine del giorno fuori sacco a prima firma del capogruppo del Movimento 5 Stelle, Stefano Giordano. Se approvato, impegnerebbe Bucci e la giunta «a proporre, in sede di Conferenza Stato-Regioni, l’apertura di un confronto con il governo per individuare strumenti adeguati di tutela e protezione per i cittadini italiani impegnati in missioni umanitarie internazionali». Questo affinché gli attacchi alla Global Sumud Flotilla, «non si ripetano più». Tra gli attivisti italiani a bordo, anche il senatore del M5S Marco Croatti e il portavoce del Calp José Nivoi.
Lo scorso giugno l’opposizione aveva presentato una mozione e due ordini del giorno che avrebbero impegnato la giunta Bucci a sospendere ogni forma di cooperazione con Israele o i soggetti riconducibili al suo governo. Tutti bocciati dalla maggioranza. —
