Aurelia Bis zero certezze e il cantiere resta fermo

massimo picone
savona
Ancora un nulla di fatto per l’Aurelia Bis Albisola Superiore-Savona/corso Ricci dopo l’incontro avvenuto nella sede Anci di Roma. Alla presenza dei dirigenti della Italiana Costruzioni Infrastrutture (Ici), appaltatrice dell’opera, e dei sindacati nazionali e con quelli regionali collegati on-line, dalla riunione emergono solo brutte notizie. Andrea Tafaria segretario Filca- Cisl Liguria, è drastico: «La riunione con Ici ha evidenziato nessuna certezza sulla conclusione dei cantieri: manca il 15% ma si rischia di slittare ancora di mesi. Vogliamo vederci con il commissario straordinario Matteo Castiglioni e con l’assessore della Regione Raul Giampedrone. Eravamo in attesa di conoscere la posizione dell’azienda sul futuro dell’Aurelia Bis. I dirigenti Ici, parlando dell’Hub, hanno solo detto che si procede. Bene, ma davanti ad una forza lavoro di sei operai e due impiegati non riusciamo a capire come si possa pensare di dare finalmente un’accelerazione per completare la superstrada». 
Per quanto riguarda l’Aurelia della Spezia, (progetto parallelo a quello savonese), l’azienda «ha chiesto il concordato in bianco e su internet risulta un avviso di vendita da parte di Ici per un asset in Calabria – aggiuge Tafaria -, Non abbiamo davanti un reale piano industriale per i cantieri di Albisola e Savona: così significa navigare a vista senza un minimo di prospettiva a media scadenza. Non credo sia accettabile questa impostazione. Della tangenziale ne parliamo da oltre venti anni e non possiamo pensare di non aver garanzie sul rispetto di un cronoprogramma che rischia di slittare». L’assessore regionale, Giacomo Raul Giampedrone, aggiunge: «Ho parlato al telefono con il commissario Castiglioni che, a fronte della mia richiesta, ha dato disponibilità per convocare a breve un incontro per fare il punto insieme ai sindaci delle Albisole e di Savona e ai rappresentanti delle parti sociali. Da parte della Regione rimane alta l’attenzione verso la variante che consideriamo fondamentale e irrinunciabile, per l’intera Liguria». —