Albisola, il caso bitume Interrogazione in Provincia «Il progetto è poco chiaro»


la vicenda 
Luisa Barberis / Albisola 
Fa discutere l’impianto di bitume che potrebbe essere costruito ad Albisola Superiore, di fronte al cantiere dell’Aurelia Bis, in località Grana.
Da Luceto si era già alzata la protesta dei cittadini, preoccupati che un tale progetto potesse trovar casa vicino alle loro finestre. Ora la vicenda assume anche una connotazione politica, perché i consiglieri di opposizione della Provincia, Marisa Ghersi, Marco Lima, Rodolfo Mirri e Massimo Niero, hanno presentato un’interrogazione e chiedono al numero uno di Palazzo Nervi, Pierangelo Olivieri, di fare chiarezza già a partire dal prossimo consiglio provinciale. 
Se gli abitanti si dicono preoccupati dall’impatto acustico e ambientale, tanto che il Comitato Albisola-Luceto Sostenibile ha già scritto varie lettere e ha anche incontrato il sindaco Maurizio Garbarini lo scorso luglio, i consiglieri vogliono fare chiarezza sull’iter autorizzativo.
Il gruppo di opposizione “Uniti per la Provincia” segnala: «C’è un’incongruenza tra i soggetti operanti e i titolari delle autorizzazioni, visto che dai documenti emerge che l’appalto è stato affidato alla Italiana Costruzioni Infrastrutture, che ha stipulato un contratto di subappalto con Pavitecna per la fornitura e posa in opera del bitume. Una terza ditta, la C.F.R. Conglomerati Bituminosi Srl risulta mera noleggiatrice dei macchinari che compongono l’impianto».
Tra i nodi da sciogliere, i consiglieri provinciali puntano il dito anche sulla collocazione dell’impianto, che sarebbe difforme rispetto ai documenti autorizzativi. 
«La posizione attuale dell’impianto risulta diversa da quella indicata nella relazione acustica e nei documenti depositati al momento della richiesta – si legge ancora nell’interrogazione -.Tale spostamento incide sensibilmente sulla distanza dai recettori acustici utilizzati per le simulazioni e i calcoli, rendendo potenzialmente inattendibili le valutazioni. Chi controllerà emissioni acustiche e ambientali?».
La pratica approderà nel prossimo consiglio provinciale (la data non è ancor stata fissata) e la discussione si annuncia controversa. Ma a fissare primi punti è il presidente, Pierangelo Olivieri, che chiarisce: «Questa non è una decisione politica, è un iter tecnico. È in corso una conferenza dei servizi con vari passaggi da rispettare. Gli uffici stanno seguendo la pratica con la massima attenzione, abbiamo chiesto approfondimenti e ne discuteremo in consiglio. Spiace che ancora una volta abbiamo appreso dell’interrogazione sul web». —