Orlando sfida Bucci su sanità e trasporti «La Liguria deve battagliare per i fondi»

il vertice
Emanuele Rossi
Sotto la pergola dell’Arci di Quezzi alta l’uva non è ancora matura e dai tavolini arrivano gli echi di una partita a carte dentro il circolo. Riuniti intorno al tavolone ci sono tutti i consiglieri regionali del centrosinistra, qualche segretario dei partiti (Carla Nattero e Simona Simonetti), Paolo Cremonesi , ex primario del Galliera. A tirare le fila, dopo ore di riunione, è Andrea Orlando nelle vesti di “federatore”, o come lo si voglia chiamare, insomma di regista del centrosinistra in Liguria, ruolo che in pochi scommettevano avrebbe tenuto, all’indomani della sconfitta contro Marco Bucci alle regionali.
E invece, eccolo qui. Un anno dopo quella puntata alla festa dell’Unità di Camporosso dove sostanzialmente si disse disponibile a fare il candidato per il centrosinistra dopo il terremoto in Regione. Un anno segnato dalla sconfitta di misura delle regionali ma anche dalla vittoria alle comunali di Genova. E dopo 9 mesi di opposizione in Regione il centrosinistra vuole proporsi come alternativa credibile, con una sorta di “programma ombra” alternativo al centrodestra su rifiuti, infrastrutture, sanità, industria, trasporti. «Non avevamo un coordinamento sistematico, ora è il momento di fare un salto di qualità», spiega Orlando, «la prossima riunione sarà anche con i sindaci del centrosinistra, a settembre».
Ma anche con qualche inedita offerta di collaborazione verso la giunta: «L’obiettivo comune dovrebbe essere quello di fare pesare di più la Liguria sul tavolo nazionale della sanità, con il criterio demografico e l’incremento forte di popolazione in estate. L’importante è non stare fermi – dice Orlando riferito alla giunta regionale – sinora non abbiamo visto un grande attivismo su questo fronte, ma se Bucci vuole fare questa battaglia noi ci siamo». Non mancano ovviamente le critiche su un capitolo, quello sanitario, che è il cuore del bilancio regionale: «Manca un piano d’insieme, ci sono solo interventi spot, stiamo perdendo la grande occasione per la sanità territoriale che è il Pnrr». E, aggiunge Stefano Giordano , capogruppo del M5S, «assistiamo a proclami su risultati che sono smentiti quotidianamente dalla situazione che i cittadini vivono, ad esempio nei pronto soccorso».
Altra proposta caratterizzante è quella sui trasporti: «Mi sembra giusto rilanciare da Quezzi (terra di Graziano Mazzarello e Claudio Burlando) la necessità di un’agenzia o di un’azienda unica che coordini il trasporto pubblico locale nelle quattro province e si interfacci con Trenitalia per una vera programmazione integrata», spiega Orlando. Mentre per quanto riguarda la politica dei rifiuti la linea è quella di Selena Candia , Avs: «Abbiamo le tariffe più alte del Nord Italia e uno dei servizi peggiori: la Liguria si allinei alle altre regioni per gli impianti intermedi di separazione e trattamento e livelli di differenziata, invece sentiamo solo parlare di un mega impianto di incenerimento ma l’Agenzia regionale non riesce a portarlo a compimento». Altro tema “caldo”, quello delle infrastrutture : «Sfidiamo la giunta, visto che in campagna elettorale il loro tema principale era quello che noi non volessimo fare le cose, a farci vedere cosa sia partito o andato avanti – dice l’ex candidato presidente – Le risposte mancano e intanto stiamo in coda in autostrada: invece che fare convegni sulle grandi opere si devono trovare soluzioni a medio termine sul traffico, sulle aree di sosta per i mezzi pesanti. Perché i danni al turismo, all’immagine della Liguria sono ora». Idee chiare anche sulla proposta del governo per l’ex Ilva a Genova: «Quello non è un piano finché non si risponde alla domanda principale: chi fa oggi investimenti per quasi 12 miliardi nella siderurgia? Se si vuole escludere l’intervento pubblico, Urso deve dirci chi sono gli investitori altrimenti è inutile che ne discutiamo», chiude l’ex ministro, che è responsabile industria per il Pd.
La chiosa finale è del capogruppo dem Armando Sanna : «Abbiamo dimostrato in questi mesi e a differenza dei passati cicli di avere un’idea comune di opposizione e ora stiamo cercando di avere una programmazione a lungo termine, con forze politiche che si sono presentate e hanno vinto insieme a Genova». —
