«Inceneritore in Valbormida? È l’ora di cambiare visione»

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Luisa Barberis / COSSERIA
C’era chi è arrivato spaventato dall’idea che, dopo Acna ed ex Agrimont, un termovalorizzatore possa trovar casa in valle. C’è chi ha raggiunto Cosseria in cerca di informazioni e chi un’idea se l’era già fatta ed è convinto che l’ipotesi sia da respingere con forza. «È ora di cambiare visione» il punto in comune che ha unito i presenti. Più di 150 persone si sono ritrovate l’altra sera per l’assemblea pubblica sul possibile insediamento industriale. In prima linea c’era il coordinamento che riunisce 15 associazioni locali (dal Wwf al “Comitato sanitario locale” e “Progetto Vita e Ambiente” solo per citarne alcune). Martedì gli abitanti si sono dati appuntamento a Cairo , per partecipare al consiglio comunale (ore 17) e chiedere al sindaco Paolo Lambertini di esprimersi ufficialmente per il no . Il giorno dopo si terrà il tavolo tecnico tra sindaci e istituzioni all’ Unione industriali ed alcuni rappresentanti delle associazioni potranno partecipare.
A settembre, sempre il coordinamento promuoverà un tavolo tecnico con esperti per valutare alternative alla gestione dei rifiuti. L’attenzione è alta dopo che la Regione ha inserito la Valbormida tra i territori idonei per l’impianto. «Nessuno ha tenuto conto che la valle ha già dato: abbiamo un passato industriale che parla chiaro, non si può aggiungere inquinamento a inquinamento», la posizione generale dei presenti.
Parole che hanno richiamato la mobilitazione di settimane fa a Cairo. «In molti sono venuti per cercare di capire e sapere cosa possono fare per evitare un inceneritore –spiega Daniela Prato , dentista eletta portavoce del coordinamento -. Per anni siamo stati penalizzati da modelli di sviluppo che ci hanno sfruttato e mortificato, ora è il momento di cambiare visione». In platea c’era anche il sindaco di Cosseria Roberto Molinaro : «La riunione non è un’alternativa al tavolo tecnico dei sindaci, ma le persone avevano il desiderio di capire. Il mio no è assoluto: un termovalorizzatore non è un bel biglietto da visita per la valle. Bisogna puntare su un’industrializzazione che produce e non brucia rifiuti, ma possiamo fare turismo». —
