Inceneritore, i sindaci si confronteranno con gli ambientalisti

Termovalorizzatore, i sindaci aprono le porte alle associazioni ambientaliste. Si è deciso nella riunione tra i 18 Comuni del comprensorio dell’altra sera a Cairo. Riassume, il sindaco di Cairo, Paolo Lambertini: «La posizione dei Comuni è di rifiuto a tale impianto. Un rifiuto che, però, non è a priori, ma motivato dalla situazione ambientale. Dato, però, che o si nasconde la testa sotto la sabbia, o bisogna confrontarsi con il fatto che tale impianto è sul piatto, pur partendo da un rifiuto abbiamo il dovere di documentarci, da qui il tavolo tecnico. E visto che tale posizione deve essere trasparente, riteniamo opportuno confrontarci con una delegazione di associazioni e poi eventualmente coinvolgerli appunto nel tavolo tecnico. Fermo restando che devono essere associazioni riconosciute, con un’effettiva esperienza sul territorio e non politicizzate. Ribadendo poi un principio: noi non abbiamo fretta, non c’è una scadenza prefissata, non sappiamo se la Regione abbia una tempistica più o meno stringente, ma non è un problema nostro. Vogliamo prima capire realmente di cosa si tratta e tutti gli scenari, con dati reali. Nel frattempo, permane la posizione condivisa del no».
Commenta Nadia Bertetto, presidente di “Progetto Vita e Ambiente”, tra le più attive a Cairo: «Ha ragione il sindaco quando premette che la situazione contingente è pessima: ieri alle 23, parte di Cairo è stata invasa da miasmi di chiara provenienza. Ma ciò non può essere usato come merce di scambio. Poi, nella malaugurata ipotesi che il progetto, per il quale siamo contrari, dovesse andare avanti, la mia associazione chiede che dall’inizio sia formato un comitato di controllo di cui faccia parte anche una rappresentanza di associazioni». Rispetto al tavolo tecnico, per la Bertetto «è un passo positivo, ma quali associazioni dovranno partecipare deve essere indicato dai sindaci, per ribadire la nostra credibilità».M.CA.
