“L’Ospedale di Comunità pronto entro marzo 2026”

Mauro Camoirano
L’Ospedale di Comunità di Cairo concluso entro il prossimo marzo. A confermarlo, l’assessore regionale alla Sanità, Massimo Nicolò, che prima ha incontrato i sindaci del Distretto delle Bormide a Palazzo Scarampi e poi ha effettuato un sopralluogo all’interno dell’ospedale. Per l’Ospedale di Cairo si tratta di un investimento complessivo di oltre 6 milioni di euro, così suddivisi: 800 mila per lavori di adeguamento sismico; 225 mila opere edili ed impiantistiche propedeutiche all’installazione della nuova Tac; 500 mila euro acquisto nuova Tac; 374 mila euro spesi per la realizzazione della Centrale Operativa Territoriale; 2 milione e 196 mila euro per la realizzazione della Casa di Comunità; e 2, 7 milioni per l’Ospedale di Comunità. 
Sottolinea l’assessore: «Sono attualmente in corso i lavori per la Casa di Comunità e per l’Ospedale di Comunità, con un’offerta di 40 posti letto complessivi destinati a pazienti fragili che saranno seguiti dai medici di medicina generale e coordinati da personale Asl. È già concluso l’intervento per la nuova Centrale Operativa Territoriale, attiva al primo piano del blocco B, che nel solo 2025 ha già gestito 2. 578 percorsi assistenziali». L’assessore ha poi rimarcato «la volontà di mantenere a Cairo la Tac, nonostante l’alluvione, con la necessità di rifare su un altro piano l’intero reparto Radiologia che comprenderà: mammografo digitale, Tac a 128 strati (prevista entro fine 2025), radiologia digitale diretta, ecografo». Concludendo: «La riorganizzazione interna dell’ospedale garantirà una distribuzione più funzionale dei servizi, tra cui PPI, Day Hospital, ambulatori, diagnostica e cure palliative». 
L’assessore Nicolò è intervenuto anche sul PPI: «Il Punto di Primo Intervento di Cairo sta lavorando bene, con 3 mila accessi l’anno. Sta dando la risposta a quello che stiamo misurando come reale bisogno dei cittadini. Stiamo facendo i saldi mortali, insieme ai vertici di Asl 2, perché i PPI possano essere attivi anche nelle ore notturne. Albenga a luglio ed agosto aprirà nelle ore notturne, ma è inutile nascondere problemi come la mancanza di medici che abbiano le competenze per affrontare situazioni di medicina di emergenza pur nella bassa e media complessità. Credo che la soluzione potrà essere la sinergia tra i PPI e le Casa di Comunità». Bypassato, però, il fatto che il PPI di Cairo ora lavori solo in autopresentazione, bypssato dalle ambulanze, e se tale condizione perdurerà anche per i codici di bassa e media complessità futuri. Soddisfatto il sindaco di Cairo, Paolo Lambertini: «Mi sembra che si stia lavorando nella giusta direzione». —