L’azienda appaltatrice Ici, che da mesi al Tribunale di Roma ha attivato una procedura di ricomposizione del debito (che non è ancora stata completata e la fine del procedimento è prevista entro fine maggio), è in ritardo con il pagamento degli stipendi di marzo e aprile. 

Anas, che sta già pagando da tempo fornitori e subappaltatori, ieri ha annunciato che provvederà direttamente ai bonifici. 

Nel frattempo i sindacati richiederanno un incontro al Prefetto Carlo De Rogatis. 

“Ce lo ricordiamo bene: da che anno è partito questo cantiere? Oggi ci ritroviamo ancora, ahimè, con una sconfitta territoriale che non riguarda solo il nostro comune, ma che tocca anche il livello regionale e nazionale – ha proseguito il primo cittadino albisolese – Un’arteria fondamentale, che doveva cominciare a risolvere le criticità del traffico albissolese, è ancora ferma al palo. E lo è per problemi legati alla scarsa capacità delle imprese appaltatrici di portare avanti il lavoro.

Oggi quello che mi dispiace ancora di più è pensare alle persone, alle maestranze che non ricevono lo stipendio, che hanno famiglie da sostenere. Pensare che ci siano lavoratori, in un cantiere così travagliato e avviato da tanti anni, che non riescono a ricevere quanto gli spetta e ad andare avanti nel quotidiano è la cosa più grave. È ciò che fa più rabbia, al di là di tutto il resto, in un’opera enorme come questa che ancora non prende forma”. 

Se non andasse a buon fine il piano di risanamento il rischio è che l’opera venga messa di nuovo a gara con un nuovo affidamento che allungherebbe ulteriormente il fine lavori. Che mesi fa era stato ipotizzato per giugno del 2026.

“Da sindaco posso solo dire che ho sempre coltivato la speranza di superare le varie problematiche, le tante vicissitudini. Ma se davvero si arrivasse a una nuova gara e a una nuova assegnazione, sarebbe una ferita profonda. Non solo per me, ma per tutta la comunità che rappresento – puntualizza Garbarini – Questo deve far riflettere seriamente ai tavoli istituzionali sovraordinati: perché accade tutto questo? Perché non si riesce a portare a termine un’opera tanto attesa? Non dovrebbe succedere. Abbiamo già fatto due passaggi, e questo sarebbe il terzo.

Pensare che il 2026, indicato come data finale per il completamento dell’arteria, venga ancora spostato in avanti… è una sconfitta enorme. Un’amarezza che non può lasciarci indifferenti. Ma non molleremo la presa, perché altrimenti ci ritroveremo ancora una volta a parlare di un’opera incompiuta, ferma per anni su un territorio che ha invece bisogno urgente di soluzioni”. 

“Non dimentichiamoci che questa infrastruttura era propedeutica anche alla realizzazione del nuovo svincolo autostradale, il cosiddetto ‘ribaltamento del casello’ , che doveva essere un’opera conseguente al completamento dell’Aurelia Bis.

Oggi tutti devono fare il massimo sforzo: dal governo centrale alla Regione. Noi abbiamo cercato in ogni modo di informare i territori, di dare un messaggio di tranquillità. Ma oggi, purtroppo, le mie parole valgono quasi zero. Serve concretezza. Questa arteria va completata nel più breve tempo possibile” conclude il Sindaco. 

Preoccupazione anche da parte della minoranza consiliare con il dito puntato anche contro il Sottosegretario e Vice Ministro Edoardo Rixi che durante la campagna elettorale per le elezioni regionali in un incontro ad Albisola si era detto ottimista per il futuro del cantiere annunciando proprio il fine lavori fra un anno. 

“Questa mattina sono stata al cantiere Aurelia Bis per portare solidarietà ai 9 dipendenti rimasti che da due mesi non percepiscono nessun stipendio e rimborso. La situazione è al colmo. Un’opera ferma, incompiuta. Un traffico pesante che soffoca gli Albisolesi. La richiesta è una: il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti Rixi (Lega) deve dare risposta certa su cosa si fa domani su questo cantiere – il commento di Serena Cello, consigliere comunale di opposizione del gruppo Uniti per Albisola presente questa mattina con il consigliere Piero Corona – Inutile venire ad Albisola durante le campagne elettorali per ingannare i cittadini come ha fatto di recente sulle elezioni comunali e regionali, promettendo opere e candidature che avrebbero cambiato la situazione. Tante parole e nessuna certezza su un’opera trascinata”.
— Leggi su www.savonanews.it/