La scarsa comunicazione è ai massimi termini da parte del commissario. È paradossale – dice sconfortato il sindaco di Albisola Superiore, Maurizio Garbarini – Sono veramente deluso da questa situazione che purtroppo non si riesce a governare e a capire. Un minimo di comunicazione sarebbe auspicabile. Sto avendo disaffezione”.

“Sono in trepidante attesa, nessuno ci ha detto più niente” ha proseguito il primo cittadino di Albissola Marina, Gianluca Nasuti.

Le organizzazioni sindacali avrebbero avuto un incontro con la struttura commissariale a metà aprile. Al centro anche il ritardo del pagamento degli stipendi di marzo e aprile che dovrebbero essere bonificati entro il 10 maggio. 

“Avanzamento dei lavori non ce ne sono. Richiederemo un incontro a livello nazionale. Cosi non si può andare avanti” spiega Andrea Tafaria, segretario Filca Cisl.

A marzo non era passato inosservato il movimento e il grande quantitativo di materiale trasportato nel cantiere a Grana ad Albisola Superiore. Che pare siano gli ordini effettuati da Anas, un segnale che qualcosa comunque si sta muovendo.

Lo scorso 27 gennaio in Regione era stato svolto un incontro convocato dall’assessore regionale alle Infrastrutture Giacomo Raul Giampedrone, il commissario straordinario Matteo Castiglioni, Anas, l’impresa appaltatrice Italiana Costruzioni Infrastrutture, la Prefettura di La Spezia e i sindacati, con al centro proprio l’Aurelia Bis. 

Nei mesi scorsi non erano mancate le polemiche delle organizzazioni sindacali sui ritardi per la consegna di un piano organizzativo per il futuro dell’opera. 

I sindacati avevano puntato il dito anche in merito al fatto che sul cantiere sono rimasti 7 lavoratori (a pieno regime dovrebbero essere una settantina) e che erano in pagamento una parte della cassa edile e i buoni pasto. 

L’impresa appaltatrice Ici aveva presentato al Tribunale di Roma e alla Camera di Commercio un piano finanziario di risanamento (aveva ceduto alcuni asset. ndr) nel luglio 2024 e a fine marzo pare sia stato approvato per poi riassumere i lavoratori mancanti e far ripartire il cantiere a giugno. Cronoprogramma che però rischia di non essere rispettato.

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