
Quanto ci costa un Leopard 2? E a chi conviene davvero?
Mentre in Italia si taglia sulla sanità pubblica, si chiudono ospedali e si rinvia ogni investimento serio su scuola e trasporti, il governo annuncia con orgoglio l’acquisto di 132 carri armati Leopard 2A8. Costo totale? Circa 8,2 miliardi di euro entro il 2037. Tradotto: oltre 60 milioni a carro se si includono sviluppo, logistica e supporto.
Parliamo di un mezzo da guerra ad altissima tecnologia, certo, ma che costa fino a 29 milioni di euro per unità nella sua versione più recente. Il Leopard tedesco è tra i migliori carri armati al mondo, ma vale davvero tanto, in un Paese dove le ambulanze aspettano ore e i pronto soccorso chiudono?
Il confronto con altri Paesi è impietoso: un T-90 russo costa meno di 5 milioni, un Type 99A cinese appena 2,3 milioni. Cifre che fanno riflettere su quale sia la vera priorità politica oggi: l’efficienza o la corsa al riarmo?
Non si può non notare l’intreccio tra politica e industria: parte della produzione sarà affidata a Leonardo, colosso controllato dallo Stato, e agli stabilimenti di La Spezia. Una “ricaduta economica”, dicono. Ma a vantaggio di chi? Dei cittadini o delle solite filiere militari-industriali?
In tempi in cui si chiede a tutti di “fare sacrifici”, forse sarebbe il caso di chiederlo anche ai generali. E ai ministri della Difesa.
Un carro armato Leopard 2A8 costa fino a 29 milioni di euro. Una TAC di ultima generazione costa circa 700.000 euro (compreso software avanzato e installazione)

Con i soldi di un solo carro armato, si potrebbero acquistare oltre 41 TAC da distribuire in ospedali e presìdi territoriali. Quattrocento strumenti in grado di diagnosticare tumori, ictus e patologie complesse. Quattrocento strumenti salvavita che oggi mancano in molte strutture pubbliche, costringendo migliaia di pazienti a mesi di attesa o a rivolgersi al privato.
Nel frattempo, il governo investe 8,2 miliardi in carri armati, mentre nei pronto soccorso si combatte ogni giorno senza mezzi.
Se questa è la difesa del Paese, è chiaro che qualcuno ha perso di vista il nemico vero: la diseguaglianza.
