
Parliamo spesso di sicurezza stradale, ma troppo spesso restiamo fermi alle parole. Eppure esempi virtuosi, anche nel savonese, non mancano. Uno su tutti: Cosseria, dove con un investimento di soli 30.000 euro sono stati realizzati tre attraversamenti pedonali rialzati lungo la Strada Provinciale 28 bis, in una zona pericolosa e trafficata, proprio come Corso Mazzini ad Albisola Superiore.
Perché non possiamo fare lo stesso anche da noi?
Corso Mazzini è una via cruciale, attraversata da residenti, bambini, anziani e turisti. Una strada che merita più rispetto e più sicurezza. E sì, è assolutamente possibile e doveroso installare attraversamenti pedonali rialzati e introdurre il limite dei 30 km/h, soprattutto nei tratti più critici.
Non è un problema di soldi. È una questione di volontà politica.
A Cosseria, il Comune ha investito meno di 30.000 euro, con un contributo regionale. Quindi non servono milioni né promesse elettorali irrealizzabili. Serve solo una scelta politica chiara: dare priorità alla sicurezza dei cittadini rispetto alla velocità del traffico.
I mezzi pesanti? Non sono una scusa.
C’è chi dice che in Corso Mazzini non si può intervenire perché passano i camion. Ma è un argomento debole: gli attraversamenti rialzati possono essere realizzati anche per essere compatibili con il traffico pesante, come già avviene in molte città italiane.
E aggiungiamo un’idea in più: semafori intelligenti, che regolano il flusso in base al traffico reale e alla presenza di pedoni. Oggi la tecnologia permette di gestire la viabilità in modo più fluido, non più caotico.
È tempo di agire
Ogni giorno che passa senza interventi aumenta il rischio per chi vive e attraversa quella strada. La sicurezza non può essere rimandata. Se si è potuto fare a Cosseria, si può – e si deve – fare anche ad Albisola. Basta solo volerlo.


