La Procura della Repubblica di Savona ha presentato appello contro l’ordinanza emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) Emilio Fois nell’ambito dell’inchiesta sulle presunte irregolarità negli appalti per il servizio di sfalcio dell’erba lungo le strade provinciali. Il sostituto procuratore Luca Traversa aveva richiesto misure cautelari più severe per alcuni degli indagati, tra cui gli arresti domiciliari per Andrea Tessitore, funzionario tecnico della Provincia e responsabile unico del procedimento dell’appalto contestato. Il GIP, tuttavia, ha disposto per Tessitore la sospensione dal pubblico ufficio per un anno, ritenendo non necessaria una misura più restrittiva.

L’inchiesta riguarda una gara d’appalto europea, del valore complessivo di oltre 319.000 euro, suddivisa in 12 lotti, per l’affidamento del servizio di sfalcio dell’erba per l’anno 2024. Le indagini hanno evidenziato presunte irregolarità nell’assegnazione di almeno due lotti, che sarebbero stati manipolati per favorire determinate imprese.

Il 15 marzo 2025, la Polizia di Stato ha eseguito misure cautelari nei confronti di tre persone: Giuseppe Rizzi, amministratore della Green s.r.l., e Claudio Sardo, capo cantoniere presso la Provincia di Savona, sono stati posti agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione e turbativa d’asta; Andrea Tessitore è stato sospeso dal pubblico ufficio per un anno per corruzione, turbativa d’asta e falso ideologico.

La Provincia di Savona sta valutando l’adozione di provvedimenti disciplinari nei confronti dei dipendenti coinvolti nell’inchiesta. L’udienza per l’esame del ricorso presentato dalla Procura è fissata per il prossimo 7 aprile.