IL PROGETTO DI “FERA” PRESENTATO 2 GIORNI FA IN REGIONE: 6 TORRI ALTE 180 METRI A CAMPONUOVO

Luisa Barberis / CAIRO

Spunta un nuovo parco eolico nei confini di Cairo. La sorpresa si è materializzata sul sito della Regione Liguria, dove martedì è apparsa la richiesta di autorizzazione per realizzare 6 nuove torri alte 180 metri per produrre 27 mw in totale. Il progetto si chiama Camponuovo, come la collina dove vorrebbero trovar casa le nuove pale, una dove esiste già una vecchia attività, quella della cava. E dietro l’iniziativa, ancora una volta, c’è la mano della società Fera che ha avviato l’iter. Quella che ha già innescato la protesta degli abitanti è soprattutto il fatto che il nuovo impianto eolico sorgerebbe ai margini del parco regionale dell’Adelasia, vicinissimo alla Rocca da cui prende il nome l’oasi verde della Valbormida. «Ormai è accerchiata dall’eolico» dice chiaramente su tutti i fronti la presidente Marco Piombo, responsabile del Wwf savonese. «Sono uno vicino all’altro e il colpo d’occhio che ne deriva è un effetto barriera che lascia basiti. Con l’arrivo delle ultime due pale a Naso di Gatto e al parco Monte Negino, già ora si vedono 16 pale in fila. Ora arriva questo nuovo progetto a Camponuovo di Cairo, vorrebbe nascere ai margini di un’area naturalistica di pregio, per non dire che siamo praticamente dentro alla riserva. Le pratiche sono recentissime, stiamo già studiando le carte, presenteremo osservazioni non appena arriveranno i termini per farlo. La nostra preoccupazione è sia per l’elevata concentrazione di parchi sia su una stessa area sia per l’impatto su fauna e natura. I volatili restano storditi dal rumore e dalla presenza delle pale, perdono l’orientamento e vanno a morire: sono a rischio il gheppio, i bianconi, i pipistrelli e anche l’aquila». L’iter è appena iniziato, ma, dopo la presentazione in Regione, ieri la comunicazione è notificata online al Comune di Cairo, alla Provincia di Savona, all’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po e all’Arpal. E sul territorio è già un coro di no.

«La nostra posizione rispetto ai parchi eolici è chiara – interviene il sindaco di Cairo, Paolo Lambertini – diciamo Basta, perché ne abbiamo già fin troppi. Il nostro no non è all’eolico, ma un no all’elevata concentrazione sul nostro territorio. Se tutti quelli che protestano oggi lo avessero fatto a tempo debito, oggi non ci troveremmo a fronteggiare nuovi progetti e opere ormai in continua azione. Le pale potrebbero sbarcare anche a Ravenna per poi raggiungere la Valbormida con i camion fino a Cairo.