Cairo, Radiologia in cantiere accordo con Casa della Salute

mauro camoirano
cairo m.
Ospedale di Cairo, l’Asl 2 sopperisce allo stand by del reparto Riadiologia, distrutto dall’alluvione dello scorso ottobre – e in via di riorganizzazione al piano terra del nosocomio – acquistando prestazioni dalla Casa della Salute di Cairo. L’affido diretto alla Cds Medical prevede 150 prestazioni radiologiche a settimana, per sei mesi, per un importo di 80 mila euro.
Confermano dal gruppo che vanta 28 strutture in Liguria e nel corso del 2025, ha sviluppato un piano industriale che prevede l’apertura di 12 nuove sedi anche in Piemonte: «In seguito all’emergenza alluvionale che ha colpito il territorio della Valbormida, danneggiando alcune apparecchiature radiologiche dell’ospedale San Giuseppe, l’Asl si è rivolta a noi per richiedere disponibilità alla fornitura di esami radiologici stanziando un limitato budget per l’acquisto. In un’ottica di pieno supporto alle comunità servite, la Casa della Salute – che fornisce circa un milione di prestazioni l’anno, operando per oltre il 98% dei propri ricavi in regime totalmente privato – si è resa disponibile a svolgere gli esami richiesti presso il proprio poliambulatorio di Cairo, in via Brigate Partigiane.
Un impegno in linea con la mission “Promuovere la sanità per tutti” offrendo prestazioni a prezzi che si discostano di poco dal normale ticket, e con una capillarità di strutture. L’obiettivo, del resto, è diventare un modello di sanità sostenibile, non in competizione ma in collaborazione con il Sistema Sanitario Nazionale».
Aggiunge, il direttore socio sanitario dell’Asl 2, Monica Cirone: «Per la mammografia è stata sfruttata l’attrezzatura mobile, come per gli esami ecografici che si era riusciti a spostare dal reparto alluvionato, mentre per gli altri esami i pazienti venivano dirottati a Savona o Albenga. Per gli esami radiologici convenzionali, per i pazienti in elezione, e per gli accessi al Punto di primo intervento, il direttore della Struttura complessa di riferimento, dott Alessandro Gastaldo, aveva sottolineato la necessità, per venire icontro al territorio, dell’acquisto di prestazioni da una realtà privata in loco. E così è stato. Ora – prosegue la dottoressa Cirone – la priorità rimane l’installazione della nuova Tac».
Il reparto Radiologia sarà “reinventato”, con uno sforzo economico, logistico ed organizzativo non da poco, a piano terra, dove ora sorge l’area degli ambulatori (che poi troveranno invece spazi idonei nella Casa di Comunità). Il perno di tutto, anche perché le scadenze sono strette, sarà la nuova Tac, ed il fatto che si sia superato favorevolmente uno scoglio burocratico che avrebbe potuto far perdere tempo prezioso rispetto ai tempi previsti dal Pnrr, mantenendo l’impresa già selezionata prima dell’alluvione, fa essere ottimisti, Conferma ancora la dottoressa Cirone: «La nuova Tac sarà instalata entro la fine dell’anno: A seguire, e qundi nel 2026, si completerà il nuovo reparto con un sistema radiologico digitale diretto, un ecografo e un mammografo». Non è dato per ora di sapere se l’accordo con Cds, dopo questa prima tranche, possa essere prolungato per combaciare con la piena operatività della nuova Radiologia. —
