“Il Punto di primo intervento va tenuto aperto per 24 ore”

Cairo
Quando la riapertura del PPI di Cairo h24? A chiederlo, dopo aver ottento dall’Asl 2, con un accesso agli atti, l’attività del Punto di Primo Intervento cairese, è il gruppo di minoranza “Cairo in Comune”. Dall’Asl rispondono, però, che in questo momento le priorità per l’ospedale di Cairo sono altre.
Il gruppo guidato da Giorgia Ferrari rimarca come «nel 2024 gli accessi sono stati 6.484, ovvero 555 in più rispetto l’anno precedente; mentre quest’anno, nonostante sia appena iniziato, sono già 222. È un dato clamoroso, considerando che il PPI è aperto solo 12 ore, e che l’Asl (il 118) non indirizza ad esso le ambulanze, nemmeno per i pazienti meno gravi. L’aumento di accessi è, però, la dimostrazione che il servizio funziona bene, ed è utile per i cittadini della Valle, che qui trovano sempre una risposta adeguata grazie alla professionalità degli operatori. È inspiegabile, quindi, che Regione ed Asl non tengano fede alle promesse fatte di riaprirlo anche di notte, dopo averlo chiuso per il Covid».
Si tratta certamente di numeri significativi, anche se da leggere nel giusto contesto: nello stesso periodo al PPI di Albenga, anch’esso aperto 8-20, gli accessi sono stati 12. 465, praticamente il doppio. È altrettanto vero, però, che i collegamenti, tempi e “comodità” tra PPI Albega-PS Santa Corona, e PPI Cairo-PS San Paolo sono ben diversi.
Per inquadrare correttamente il problema forse bisognerebbe capire quanti sono gli accessi notturni al PS del San Paolo dalla Val Bormida, e quanti – diurni o notturni – siano i codici verdi dirottati comunque a Savona dal 118. Insomma, se il vero vantaggio per il territorio possa essere avere un PPI alle attuali condizioni operativo sulle 24 ore, o se più utile sarebbe potenziare il PPI pur manetenedolo h12.
Scenari che, comunque, non sono ora una priorità dell’Asl 2, pur nell’evidente impegno con cui si sta adoperando per l’ospedale cairese. Infatti replicano: «Stiamo lavorando per far fronte alle necessità dell’ospedale dopo l’esondazione, proseguendo sia con gli interventi previsti dal PNRR sia con quelli post-alluvione. La priorità attuale è l’installazione della nuova TAC nel rispetto delle tempistiche stabilite dal Pnrr. Il Punto di Primo Intervento mantiene la sua attività ed è parte integrante della futura configurazione dell’ospedale». M. Ca. —
