Inceneritore, Cengio in pole Dotta: verifichiamo il progetto

Mauro Camoirano
Termovalorizzatore, Cengio continua ad essere dato in pole position, ma, in realtà, la sua collocazione rimane un rebus, anche se l’atteggiamento del sindaco, Francesco Dotta, viene letto come una conferma in tal senso. La realtà, però, è che lo scenario si chiarirà veramente solo con le risposte alla manifestazione di interesse, con il bando entro fine maggio per poter ricevere le adesioni entro la fine di luglio. Mentre infuria la battaglia politica e il territorio inizia a mobilitarsi, l’unica cosa certa, per ora, sono le 5 aree individuate dallo studio del Riina: Valpolcevera-Scarpino; Valle Scrivia; Cairo; Cengio e Vado Ligure.
In questa cinquina, che vedrebbe Scarpino la meno attuabile, le ipotesi e la dietrologia incalzano, ridando anche voce ai sostenitori della riconversione dell’Italiana Coke, tra l’altro servita da ferrovia (e da Funvie se ripristinate), che è una delle pregiudiziali annunciate per il bando. Le aree indicate per Cairo dovrebbero però essere quelle di Ferrania; l’ipotesi fa i conti senza l’oste, ovvero la cokeria che, finora, non ha mai fatto trapelare l’intenzione di una tale evoluzione; e soprattutto le tempistiche di riconversione non parrebbero idonee. Ed allora ecco che Cengio sale in pole position.
Tra le motivazioni ci sono innanzitutto le aree. Servono 100 mila metri quadri, a Cengio ce ne sono 250 mila. Tra l’altro potrebbero essere servite dalla ferrovia ripristinando il raccordo ferroviario già sistente. A dire il vero tutta sta fretta di mettere sul mercato il sito non è poi così evidente da parte di Eni Rewind, tant’è che non si era chiusa già una precedente trattativa con una cordata di imprenditori locali. Da ambienti vicini alla società si ribadisce, però, la disponibilità del sito, rimarcando, al contempo, che il recentissimo incontro con il presidente Bucci ha riguardato altri argomenti, né ci sarebbero stati contatti con eventuali società interessate a proporre un progetto in tal senso. A favore di Cengio, poi, anche il fatto che alla Pertite Sat realizzerà un impianto.
E non ultimo l’atteggiamento del sindaco Dotta che, però, chiarisce: «Il fatto di non essere contrario a priori, ma voler prima verificare di che progetto si tratta, le ricadute occupazionali dirette, dell’indotto e di eventuali sub lavorazioni, e i benefici per il territorio, o ribadire che Cengio ha bisogno di attività e che le aree Acna non possono rimanere ferme dopo le centinaia di milioni di euro spesi per la bonifica non significa voler un termovalorizzatore, ma buon senso».
