Genova alle elezioni il centrosinistra resta ancora in stallo

VALENTINA CAROSINI
Nessuna nuova, non buone nuove. È ancora attesa nel centrosinistra a Genova, tra ipotesi congelate e una fumata grigia, ieri, dall’incontro tra M5s e Pd con il tempo che stringe per la scelta di un candidato alle prossime elezioni comunali. Nessun passo avanti nelle prove d’intesa ma ora è il momento della scelta definitiva che dovrà arrivare entro la prossima settimana per la quadra sul nome. Con le parti però ancora distanti.
Tre i nomi circolati con insistenza negli ultimi giorni, ma le proposte che arrivano dal Partito Democratico sono rimaste senza un ok mentre si rimbalza da nomi strettamente politici a ipotesi civiche per tenere insieme tutte le parti di un’alleanza vasta, ancora una volta dal Pd al M5s, passando per Avs.
Vasta almeno come il nome della chat dell’ex governatore ligure ed ex ministro Claudio Burlando dove da mesi si discute del laboratorio ligure e del perimetro di alleanze, squadre, progetti di rinnovo. Non nomi ma figure giovani, ma considerate troppo vicine almeno in un caso all’ex governatore. E se da ieri si vociferava di un possibile via libera imminente su almeno un paio di ipotesi, la possibile candidatura di Federico Romeo, consigliere regionale ed ex presidente del municipio Val Polcevera a Genova, o quella di Simone D’Angelo, segretario genovese dei Dem, dal vertice si è usciti invece senza accordo.
Ipotesi politiche, no meglio un civico: i nomi di partito non scalderebbero il cuore del M5s, è questo il nodo da superare per trovare l’accordo con gli altri componenti dell’alleanza.
Da Avs è arrivato l’appello a un vertice di coalizione mentre Linea Condivisa da mesi parla di primarie, restano sul tavolo altre figure come quella di Armando Sanna, consigliere regionale Pd e recordman di preferenze alle regionali, Alessandro Terrile, già segretario del Pd ed attuale consigliere comunale genovese. Non solo: sul fronte dei 5 Stelle si era parlato anche della possibile candidatura di Tiziana Beghin, europarlamentare del Movimento, in aggiunta agli altri nomi circolati, quelli dell’ex ministra Roberta Pinotti, del sindaco di Bogliasco e deputato Luca Pastorino (già candidato nel 2015 alla presidenza della Regione), lo stesso Andrea Orlando e poi tra i civici quello di Andrea Acquarone. Riflessioni aperte, l’ipotesi civica potrebbe essere l’unica a mettere d’accordo le parti su una figura equidistante dalla politica. Ma si deve fare in fretta: già partito il count down per il voto, la soglia di fine gennaio ora è rinviata a metà febbraio, data in cui si invoca una chiusura definitiva su nome e perimetro della coalizione. Poi la corsa al recupero almeno nelle tempistiche sul centrodestra, già partito con la campagna elettorale dell’attuale vicesindaco Pietro Piciocchi una settimana fa
